Con la sentenza n. 285/2019, depositata il 2 maggio 2019, la Commissione tributaria provinciale di Brescia dichiara che non è sufficiente il verbale redatto dalla polizia locale per l’imposta di soggiorno ma è necessario l’avviso di accertamento emesso dal Comune. Secondo l’ordinamento tributario, infatti, le attività di controllo e di accertamento sono distinte: la prima serve a verificare l’eventuale violazione; la seconda riguarda la constatazione dell’irregolarità rilevata della quale va data notizia all’organo competente a liquidare le imposte dovute. Questo è il motivo per cui è ritenuto illegittimo l’avviso di ingiunzione se non è preceduto dall’avviso di accertamento; i vigili urbani infatti non possiedono poteri amministrativi di rappresentanza del Comune e pertanto occorre un provvedimento emesso dall’ente adeguatamente motivato.
La sentenza è significativa poiché afferma un principio verosimilmente applicabile non solo all’imposta di soggiorno, ma anche ad altri tributi e imposte locali.
Fonte: Laura Ambrosi,Per l’imposta di soggiorno serve l’avviso del Comune, Il Sole 24 Ore – Quotidiano Enti Locali & PA, 13 maggio 2019.