Studio Sigaudo mette la propria esperienza al servizio dell’Ente per soddisfare gli obblighi normativamente previsti dalla nuova normativa contabile in merito alla redazione dell’inventario degli immobili e del conto del patrimonio.
Le varie fasi che contribuiscono all’istituzione dell’impianto inventariale sono le seguenti:
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Redazione dell’inventario dei beni immobili (sulla base della documentazione reperibile presso gli uffici comunali, catasto, conservatoria e sezione regionale usi civici) suddivisi secondo le seguenti categorie:
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Beni immobili demaniali: inventario degli immobili con descrizione, destinazione per centro di costo o servizio, valorizzazione, come previsto dalla normativa vigente ai sensi del D.Lgs. 118/2011 Allegato 4/3, e redazione dei registri di consistenza dei fabbricati, terreni, strade e piazze.
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Beni immobili patrimoniali: inventario degli immobili con descrizione, destinazione per centro di costo o servizio, valorizzazione, come previsto dalla normativa vigente ai sensi del D.Lgs. 118/2011 Allegato 4/3, e redazione dei registri di consistenza dei fabbricati e terreni.
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Beni mobili:
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Rilevazione dei beni mobili andando ad analizzare i documenti contabili (mandati e fatture), le delibere e le determine di acquisto a partire dall’anno 2010 sino al 2016 incluso. Tale operazione è utile ad individuare e valorizzare i beni di proprietà dell’Ente per il quale il processo di ammortamento non si è ancora concluso.
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Rilevazione visiva dei beni di proprietà del Comune.
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Classificazione dei beni all’interno delle categorie stabilite dalla normativa e ripartizione degli stessi tra i centri di costo individuati all’interno del Comune.
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Inventariazione e valorizzazione delle immobilizzazioni finanziarie e immateriali.
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Codifica delle voci secondo il Piano dei Conti Integrato
Il lavoro sarà svolto tenendo conto del materiale presente all’interno del Comune, acquisito in base alla redazione d’inventario precedente. Detto materiale tornerà particolarmente utile sia in fase di evidenziazione di costituzione del patrimonio sia in termini di valorizzazione dello stesso.
L’inventario comunale così redatto potrà essere caricato direttamente sul software detenuto dall’ente.