Il comodato d’uso oltre a essere una tipologia contrattuale regolamentata dal Codice civile, viene altresì inteso come agevolazione in termini fiscali, quando l’oggetto del contratto è ad esempio la seconda abitazione familiare.
Cosa si intende per comodato d’uso
L’articolo 1803 del Codice civile definisce il comodato d’uso il contratto mediante il quale una parte, detta comodante, consegna ad un’altra, detta comodatario, una cosa mobile o un immobile affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato con l’obbligo di restituirla. È essenzialmente gratuito e può essere redatto in forma verbale o scritta.
Comodato d’uso gratuito e sconto del 50% sull’imponibile IMU
A seguito di questa breve definizione, poniamo l’attenzione sulla cessione in comodato d’uso gratuito di beni immobili, ed in particolare al riguardo delle agevolazioni spettanti sul pagamento dell’Imu.
Con la Legge di Stabilità del 2016, è stata interamente rivista la gestione dei comodati gratuiti e viene introdotta una sola forma di comodato, per il quale è prevista una riduzione del 50% della base imponibile (comma 747, articoli 1, della legge n. 160/2019).
Quando si parla di comodato gratuito di beni immobili, si fa riferimento alla stipula di detto contratto fra genitori e figli, finalizzata alla fruizione della suddetta riduzione.
Chi è soggetto tenuto al pagamento dell’Imposta?
Il soggetto passivo, in termini tributari, è il genitore proprietario dell’immobile in oggetto. Come già anticipato, potrà beneficiare di un’agevolazione sull’imposta dovuta ma, al fine di poter accedere a tale sconto dovrà rispettare alcuni requisiti importanti.
Forma e registrazione contratto di comodato
È preferibile che venga stipulato in forma scritta (anche a titolo di garanzia nel caso di contestazione da parte dei comuni in fase di accertamento), in doppia copia, con successiva registrazione presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, compilando anche l’apposito modello 69, reperibile sul sito.
Requisiti per la riduzione IMU: chi ha diritto allo sconto?
Per beneficiare della riduzione IMU del 50%, è necessario rispettare i requisiti sottoelencati:
- il legame tra comodante e comodatario è di parentela in linea retta entro il primo grado (genitori/figli);
- come già precisato, il contratto deve essere registrato (modello 69);
- l’immobile deve essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale;
- l’immobile concesso in comodato d’uso gratuito non deve rientrare tra le categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9);
- il comodante può possedere un solo immobile, oltre alla casa principale sita nello stesso Comune;
- il comodante deve avere residenza e dimora abituale nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato d’uso.
Un ultimo aggiornamento è sancito dall’articolo 1, comma 1092 della Legge di Bilancio 2019, secondo cui l’agevolazione Imu, per le case concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta di primo grado si estende, in caso di morte del comodatario, anche al coniuge di quest’ultimo, ma solo se sono presenti figli minori.
Di Denise Di Fiore