Rilevazione e comunicazione patrimonio immobiliare al MEF
Il 26 aprile 2023 il Dipartimento del Tesoro ha aperto ufficialmente la rilevazione patrimoniale dei beni immobili pubblici, come previsto dall’art. 2, comma 222, della legge n. 191/2009, che obbliga le amministrazioni pubbliche a comunicare a cadenza annuale il loro patrimonio immobiliare aggiornato, attraverso l’applicativo Patrimonio della P.A. che viene ospitata sul Portale del Tesoro MEF.
La rilevazione del patrimonio immobiliare è un processo complesso che richiede la collaborazione di numerose parti interessate, tra cui le autorità locali, gli enti pubblici e altri soggetti coinvolti nella gestione del patrimonio immobiliare, con la finalità di comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), i beni immobili pubblici, ovvero fabbricati e terreni, detenuti o utilizzati a qualunque titolo al 31/12 dell’anno precedente a quello in cui si svolge la rilevazione patrimoniale. Per adempiere a tale obbligo l’amministrazione pubblica deve quindi fornire informazioni a livello di unità catastale, localizzazione, tipo di utilizzo, caratteristiche immobiliari del bene per il triennio 2020/2021/2022.
Il 2023 sarà dunque un esercizio fondamentale per aggiornare la banca dati e permettere in tempo reale la gestione del patrimonio della pubblica amministrazione, condizione che si realizzerà dopo la certificazione del patrimonio immobiliare posseduto e detenuto per gli anni 2020, 2021 e 2022.
Il Portale Tesoro MEF
Il Portale Tesoro MEF è raggiungibile collegandosi al sito https://portaletesoro.mef.gov.it/, per accedervi è necessario essere in possesso delle credenziali, qualora non si dispone di quest’ultime occorre scegliere l’opzione “Richiedi nuovo Account”. Dopodiché verrà richiesto di scegliere il tipo di registrazione (privato cittadino o ruolo istituzionale); nel caso di registrazione per il ruolo istituzionale occorre un indirizzo PEC della propria organizzazione che sarà utilizzato per ricevere il codice di attivazione necessario all’abilitazione. Dovrà inoltre essere fornito un indirizzo e-mail per le comunicazioni di servizio riservate al Portale, una volta attivato l’account, l’utente può accedere al Portale Tesoro MEF
Come riporta l’avviso del Portale Tesoro MEF per poter procedere all’adempimento le amministrazioni pubbliche devono seguire due distinte fasi, rispettando le relative scadenze. Le Amministrazioni, inoltre, sono invitate a verificare con sollecitudine il corretto accesso all’applicativo e a non attendere, per l’inserimento dei dati, i giorni a ridosso della scadenza.
– FASE 1 Rilevazione patrimoniale
La prima fase, quella attualmente in corso e con scadenza fissata al 25 giugno 2023, prevede che le amministrazioni pubbliche verifichino i dati presenti a sistema alla chiusura del precedente censimento dati (al 31/12/2019) e aggiornino adeguatamente i dati relativi ai beni immobili pubblici di proprietà e in detenzione per gli anni 2020, 2021 e 2022 in modo da rappresentare la situazione del patrimonio immobiliare pubblico posseduto o detenuto al 31/12/2022.
In questa fase non sarà disponibile la funzione di invio della comunicazione, in quanto verrà favorito il processo di “colloquio” tra le amministrazioni per le approvazioni, rifiuti e segnalazioni, che sono necessarie per un corretto e puntuale censimento dei beni immobili pubblici.
Le Amministrazioni inoltre sono invitate ad avviare con tempestivamente le attività di verifica e aggiornamento e a concluderle entro il termine previsto per questa fase.
– FASE 2 Verifica e invio della comunicazione
La seconda fase che ha inizio il 26 giugno 2023 consiste nel completamento dell’aggiornamento dei dati degli anni 2020, 2021 e 2022 con il successivo invio della comunicazione al MEF, trasmettendo i dati inseriti a sistema o la dichiarazione negativa. Attualmente il Dipartimento del Tesoro non ha reso pubblico la data di scadenza di quest’ultima fase, che verrà successivamente pubblicata e indicata nella pagina di benvenuto dell’applicativo Immobili. Con la chiusura della seconda fase il Dipartimento del Tesoro pubblicherà le informazioni contenute nella propria banca dati ai sensi dell’art. 9 bis del D.lgs. n. 33/2013.
L’applicativo Patrimonio della P.A.
La rilevazione patrimoniale e la successiva comunicazione, come già riportato sopra, viene effettuata tramite l’applicativo Patrimonio della P.A., attivato nel 2010, che ha la funzione di fare da tramite tra l’ente e il MEF; infatti, in questo portale vengono inseriti tutti i dati dei beni immobili pubblici. Nel corso degli anni l’applicativo ha avuto notevoli aggiornamenti, fino ad arrivare al 31/12/2019 anno nel quale il censimento è stato eseguito con la “rilevazione continua” che ha permesso alle pubbliche amministrazioni di poter continuare ad avere a sistemai dati dei beni immobili pubblici inseriti negli anni passati. Oltre a questa funzionalità il portale permette di comunicare con altre banche dati in modo da favorire il modello di interoperabilità adottato dall’AGID(Agenzia per l’Italia Digitale) nel 2021. La nuova logica, inoltre, è incentrata sulla univocità del bene e delle informazioni ad esso collegate e sulla loro condivisione, attraverso il “colloquio” tra Amministrazioni.
Sistema Gis (Geographic Information System)
L’applicativo, inoltre, gode di un servizio di interoperabilità con gli archivi del Catasto per il riscontro di tutti gli identificativi catastali (limitatamente al catasto ordinario). Patrimonio P.A. sviluppato per la rilevazione patrimoniale è dotato inoltre del sistema Gis (Geographic Information System), che consente la geolocalizzazione delle unità immobiliari censite sulla base dell’indirizzo indicato e di associarle alle rispettive zone per una gestione dettagliata delle informazioni relative ai beni immobili pubblici. Queste funzionalità rendono la banca dati del Dipartimento Tesoro uno strumento informativo, unico a livello nazionale, per analizzare le caratteristiche e l’utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico e indentificare possibili misure di valorizzazione e di gestione più efficiente.
Obblighi da parte dell’ente
L’ente, come detto in precedenza, è quindi tenuto a comunicare annualmente il proprio patrimonio immobiliare detenuto a qualunque titolo come indicato nell’art. 2, comma 222, della legge n. 191/2009.
“Entro il 31 luglio di ciascun anno successivo a quello di trasmissione del primo elenco, le amministrazioni comunicano le eventuali variazioni intervenute. La comunicazione dei dati può essere fatta esclusivamente attraverso l’applicativo immobili del portale Tesoro”.
A tal fine ogni amministrazione deve individuare, secondo la propria struttura organizzativa, un responsabile per la comunicazione dei dati (d.l. n. 98 del 6 luglio 2011, convertito nella legge 111/2011, all’art. 12, comma 13).
Le amministrazioni soggette ai suddetti obblighi individuano, secondo le rispettive strutture organizzative e i relativi profili di competenza, i responsabili della comunicazione stessa, trasmettendoli al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del tesoro, tramite registrazione sul portale. Per la comunicazione delle unità immobiliari e dei terreni, delle concessioni e delle partecipazioni, prevista dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze
Il responsabile deve accreditarsi sul portale Tesoro e può abilitare altre utenze per l’operatività sull’applicativo Immobile.
In caso di inadempienza da parte della amministrazione, esse saranno segnalate da parte dell’Agenzia del Territorio alla Corte dei conti competente, come previsto dall’art. art. 2, comma 222, della legge n. 191/2009
“In caso di inadempimento dei predetti obblighi di comunicazione e di trasmissione, l’Agenzia del demanio e il Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del tesoro ne effettuano la segnalazione alla Corte dei conti per gli atti di rispettiva competenza.”
Conclusioni
In conclusione, la rilevazione e la comunicazione del patrimonio immobiliare pubblico al MEF rappresentano un processo essenziale per garantire la trasparenza e l’efficacia della gestione dei beni immobili pubblici, oltre a rappresentare la fotografia del patrimonio immobiliare pubblico dell’ente, grazie anche ai sistemi avanzati che sono stati sviluppati dal MEF che offrono numerosi vantaggi sia per le amministrazioni pubbliche che per i cittadini.