Con la sentenza n. 21/2019, la Corte dei Conti umbra ha definito colpevole il sindaco che ha scelto di assegnare una posizione organizzativa a una dipendente in procinto di andare in pensione. Dunque è responsabilità contabile del sindaco che in modo arbitrario ha procurato un danno erariale alla pubblica amministrazione perché ha consentito alla medesima di fruire di un maggior importo del suo trattamento pensionistico che è stato calcolato dall’Inps comprendendo un’indennità di posizione parametrata non al periodo di esercizio effettivo della responsabilità del servizio ma su base annuale.
Secondo la Procura il danno che si è prodotto è quantificabile con precisione per gli anni di pagamento del trattamento pensionistico già trascorsi, ma continuerà con certezza a verificarsi per tutto il tempo in cui il trattamento sarà goduto dalla titolare, “secondo gli ordinari criteri di liquidazione del danno futuro, avuto riguardo alla durata media della vita”. Per quanto riguarda la quantificazione del danno erariale, al fine di evitare altri danni alle finanze pubbliche, l’illegittimità e l’illiceità dell’attribuzione della posizione organizzativa sarà comunicata all’Inpc al fine di fare le corrette valutazioni sulla pensione reale dovuta alla dipendente.
Fonte: Vincenzo Giannotti, Danno erariale al sindaco che dà la posizione organizzativa prima del pensionamento, Il Sole 24 Ore – Quotidiano degli Enti Locali & PA, 7 maggio 2019.