L’inverno sta arrivando… In effetti tempi cupi si prospettano per gli uffici finanziari, tante scadenze in poco tempo (nulla di nuovo diranno in molti ma sorvoliamo sulla questione).
Siamo qui per analizzare brevemente la scadenza del 31 dicembre p.v. riconducibile al monitoraggio della partecipate.
Facendo seguito all’intervento straordinario, che l’anno scorso si concluse nel mese di settembre, da quest’anno è obbligatorio dare seguito all’azione di analisi e controllo delle partecipazioni nelle società.
L’azione, che a oggi può essere svolta sui modelli dell’esercizio precedente, non avendo la Corte provveduto ad emetterne di nuovi, dovrà prendere in considerazione quanto programmato e su quale sia stato l’adempimento delle azioni preventivate.
Si dovrà inoltre sottoporre a nuova analisi l’asset caratterizzante l’esercizio 2017, operando sempre in un’ottica di efficienza, efficacia e perseguimento delle finalità istituzionali.
Tre cose mi preme rilevare prima di concludere questo breve intervento.
1) L’articolo 51 del disegno di legge di bilancio per il prossimo esercizio prevede, all’articolo 51, il rinvio – dal 30 settembre 2018 al 31 dicembre 2021 – del termine per l’alienazione delle quote/azioni di cui al precedente piano straordinario, a condizione che nel triennio precedente alla ricognizione la partecipata interessata abbia prodotto un risultato positivo.
2) Il mancato adempimento di questo obbligo può portare all’applicazione di sanzioni amministrative quantificate da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 500.000, salvo l’ulteriore danno eventualmente rilevato in sede di giudizio amministrativo contabile.
3) …considerazione forse banale ma questo compito è visionato con particolare attenzione dalla Corte, necessita quindi di particolare attenzione e di una costruzione che al suo interno riporti anche quanto deciso nei documenti precedenti.