Dell’esigenza di snellire il Dup semplificato previsto dall’articolo 170, comma 6 del Tuel, ne parla il comma 887 della manovra 2018 che aveva mandato al Mef di approvare, d’accordo con il Viminale, un decreto di aggiornamento della normativa entro il 30 aprile.
Il Dup costituisce il principale documento di programmazione dell’ente ed è da presentare entro il 31 luglio dell’anno precedente al periodo di riferimento. Il nuovo documento, che è probabile si possa utilizzare già dalla prossima scadenza, semplifica la disciplina del Dup per i comuni fino a 5mila abitanti perché eliminerà la distinzione tra la programmazione con riferimento al periodo di mandato e a quello di bilancio di previsione.
Cosa dovrà contenere?
Nella prima parte l’analisi interna ed esterna dell’ente illustrando i dati su territorio, popolazione, situazione socio-economica, modalità di gestione dei servizi pubblici, sostenibilità economico-finanziaria, risorse umane e vincoli di finanza pubblica.
Nella seconda parte il Dup definirà gli indirizzi generali sulle entrate, e in particolare su tributi e tariffe e sulle risorse straordinarie e in conto capitale, senza dimenticare la sostenibilità del debito con riferimento all’arco triennale del preventivo. Per quanto riguarda la spesa corrente si metteranno in evidenza la gestione delle funzioni fondamentali, la programmazione del fabbisogno di personale e degli acquisti di beni e servizi. Gli investimenti dovranno indicare il fabbisogno finanziario per ogni anno e i progetti in corso di esecuzione. Le informazioni riguarderanno poi gli equilibri correnti e generali del bilancio e di cassa, i principali obiettivi delle missioni attivate, e la gestione del patrimonio. Completano il quadro gli obiettivi del gruppo amministrazione pubblica.
Per i Comuni con meno di 2mila abitanti si individua una semplificazione ancora maggiore: infatti è consentito loro redigere il Dup ancora più leggero illustrando le spese programmate e le entrate previste. Il documento dovrà illustrare l’organizzazione e la gestione dei servizi pubblici, la coerenza della programmazione con gli strumenti urbanistici vigenti, la politica tributaria e tariffaria, il personale e il rispetto dei vincoli di finanza pubblica.