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20 Dicembre 2017

Finanziario – Nuovo stato patrimoniale per i Comuni fino a 5mila

I Comuni fino a 5mila abitanti non possono più rimandare la fase di apertura del nuovo stato patrimoniale perché si rischierebbe di non riuscire ad approvare il rendiconto 2017 rispettando le scadenze.

L’articolo 11, comma 13, del Dlgs 23 giugno 2011 n. 118 stabilisce che «La prima attività richiesta per l’adozione della nuova contabilità è la riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale chiuso il 31 dicembre dell’anno precedente nel rispetto del DPR 194/1996…».

Per garantire la redazione del nuovo stato patrimoniale al 1° gennaio 2017, gli enti in oggetto avrebbero dovuto:

  1. riclassificare e rivalutare i beni del proprio inventario al 31 dicembre 2016, secondo i nuovi criteri di valutazione dell’attivo e del passivo;
  2. aggiornare e riclassificare il conto del patrimonio 2015.

È corretto, dunque, il comportamento di quei Comuni che hanno allegato al rendiconto 2016 anche il conto del patrimonio calcolato alla data del 31 dicembre 2016, perché hanno garantito la continuità tra i due sistemi contabili.

Chi ancora non lo avesse fatto dovrà predisporlo alla data del 31/12/2016 e sottoporlo all’approvazione in sede consiliare contestualmente al nuovo stato patrimoniale riclassificato e rivalutato al 1° gennaio 2017. Qualora le risultanze del conto non dovessero essere approvate dal Consiglio Comunale, l’aggiornamento e la riclassificazione del conto 2015 rappresenterebbero un mero esercizio contabile prodotto dal responsabile finanziario che se ne assumerebbe in toto le responsabilità.

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