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13 Settembre 2019

Il monitoraggio del ciclo della performance è indispensabile

Come previsto dall’articolo 4 del Dlgs 150/2009, il monitoraggio del ciclo della performance è indispensabile in corso di esercizio in modo da attivare gli interventi correttivi necessari. Tali modifiche possono riguardare sia gli indicatori/target sia i programmi che devono restare in linea con quanto riportato nel documento unico di programmazione.

Le modifiche apportate durante la fase di monitoraggio spesso dipendono dall’evoluzione dell’andamento delle dotazioni finanziarie che, benché siano state stimate in modo corretto in fase di bilancio di previsione, possono presentare delle variazioni.

Come indicato nell’articolo 177 del Dlgs 267/2000 se il responsabile del servizio, in seguito all’adozione degli atti di programmazione, ritiene necessaria una modifica per sopravvenute esigenze, deve proporre tale modifica seguendo quanto riportato nel regolamento di contabilità. Allo stesso tempo però non è facilmente accettabile una variazione degli obiettivi finalizzata a garantire una sorta di sanatoria dei responsabili per il mancato raggiungimento degli obiettivi preposti.

La verifica e il monitoraggio dell’andamento della gestione rispetto alla programmazione è un’attività che riguarda gli organismi di valutazione. Questi ultimi verificano l’andamento delle performance rispetto agli obiettivi, segnalando all’occorrenza gli interventi correttivi da intraprendere.

La relazione sulla performance riporta le variazioni degli obiettivi e degli indicatori verificatesi durante l’esercizio, di cui la successiva attività di validazione da parte degli organismi di valutazione rappresenta un infallibile presupposto per la legittima distribuzione della premialità.

Fonte: Marco Rossi, Piano performance/Peg, monitoraggio obbligatorio, Il Sole 24 Ore – Quotidiano Enti Locali & PA, 5 settembre 2019.

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