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27 Gennaio 2021

Imposta di soggiorno, il Viminale aiuta i Comuni.

Il 30 giugno del 2021 è la data in cui l’Agenzia delle Entrate comunicherà ai comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno le informazioni trasmessagli dal Viminale.

Al fine di potenziare l’attività di accertamento del tributo e di efficientare la banca dati detenuta è importante sfruttare ogni strumento disponibile che possa aiutare l’ente nella gestione dell’imposta di soggiorno.

Il 2 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 299 del 2 dicembre il Decreto Mef 11 novembre 2020, rubricato “Fornitura dei dati concernenti le locazioni brevi, l’Imposta di soggiorno e il Contributo di soggiorno di Roma Capitale”.

Tramite il Decreto il Mef ha individuato, dopo un accordo con il Garante della Privacy rispetto al trattamento dei dati, i criteri, i termini e le modalità per la trasmissione dei dati di interesse per l’applicazione dell’imposta di soggiorno. Detti dati sono quelli risultati dalle comunicazioni dei gestori di strutture ricettive e dei proprietari o gestori di case e appartamenti, di cui agli artt. 109, comma 3, del Rd. n. 773/1931, 19-bis, comma 1 del Dl. n. 113/2018, 4 del Dl. n. 50/2017, relativamente ai pernottamenti nelle strutture.

In tempi particolari come quelli che stiamo vivendo, periodi in cui la chiusura dei bilanci in equilibrio rappresenta una sfida per molti operatori del servizio finanziario, ogni informazione vale oro.

I dati verranno comunicati dal Viminale all’Agenzia delle Entrate in forma anonima e aggregata, rendendo possibile il venire a conoscenza dei soggetti alloggiati e dei giorni di permanenza nelle strutture.

Le informazioni saranno rese disponibili, per i Comuni che hanno istituito l’Imposta di soggiorno, con cadenza semestrale, entro il 31 luglio dello stesso anno ed entro il 31 gennaio dell’anno successivo, su SiatelV2-Puntofisco, e riferiti alle Strutture ubicate nel proprio territorio. A tal fine, entro il 31 gennaio di ogni anno, il Mef trasmetterà all’Agenzia delle Entrate l’Elenco dei Comuni che hanno istituito l’Imposta di soggiorno, sulla base degli atti pubblicato sul sito web del Dipartimento Finanze.

Per i Comuni non compresi nell’Elenco reso disponibile alla data del 31 gennaio e che hanno comunque istituito l’Imposta di soggiorno durante l’anno in cui l’Agenzia delle Entrate diffonde i dati sulla base di detto Elenco, i dati concernenti l’annualità in cui l’Imposta è stata istituita sono dati in accesso dall’Agenzia delle Entrate entro il 31 luglio dell’anno successivo a quello di istituzione dell’Imposta.

A piccoli passi si potenziano quindi gli strumenti a disposizione degli enti che hanno deciso di applicare l’imposta e si rende maggiormente appetibile la sua applicazione per coloro che ancora non hanno deciso di procedere in detta direzione.

Molte sono ancora le situazioni ostiche che necessitano di chiarimento e semplificazione, tra queste il trattamento degli agenti contabili, la gestione degli incassi, la possibilità di attuare i controlli e procedere con l’azione di recupero dell’eventuale evaso emerso e la disponibilità di un software trasversale e unico che metta in comunicazione i molti soggetti coinvolti nella procedura.

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