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23 Luglio 2015

Partecipate e tagli ai compensi del CdA

Come stabilito per legge, dal 2015 l’importo totale dei compensi spettanti agli amministratori di società partecipate dovrà essere calcolato nella misura dell’80% dello stesso costo complessivamente sostenuto nel 2013. La Corte dei Conti, sezione Emilia-Romagna, ha precisato che tale disposizione costituisce un vincolo di finanza pubblica con carattere tassativo (delibera n. 119/2015). Secondo l’interpretazione in commento, quindi, non sono possibili deroghe collegate a situazioni particolari dell’Ente.

Nel caso specifico, un Comune aveva avanzato richiesta di esenzione dai tagli previsti per le partecipate in considerazione di un’auto-riduzione dei compensi per gli amministratori messa in atto spontaneamente dalla società stessa nel 2012 e poi riconfermata per il 2013. I giudici, tuttavia, hanno respinto la richiesta del Comune: “il vincolo ex art. 4, comma 4, del Dl 95/2012, deve essere interpretato come tassativo, tale da non consentire eccezioni derivanti da situazioni contingenti”.

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