Per molti enti locali, si sicuro per tutti coloro che hanno sfruttato la proroga al 31 dicembre 2020 per l’approvazione del nuovo P.E.F. Arera, si sta avvicinando il fatidico termine di approvazione (e validazione) del piano.
Tralasciando le complicanze che hanno accompagnato l’introduzione del nuovo metodo con anche i particolari risvolti connessi alla non sempre lineare individuazione dell’Ente Territorialmente Competente, vediamo quali sono i passaggi che caratterizzano questo percorso.
Possono prospettarsi due situazioni differenti:
- L’ente è anche E.T.C.
- L’E.T.C. è esterno all’ente.
Analizziamo le diverse situazioni.
- L’ente è anche E.T.C.
In questo caso avremo a che fare con diversi gestori, tra cui potrebbe esserci anche il comune, che dovranno predisporre il proprio P.E.F. grezzo corredato dai seguenti documenti:
- dichiarazione di veridicità;
- relazione di accompagnamento;
- eventuali ulteriori elementi richiesti dall’ETC (dal comune nella qualità di ETC).
L’E.T.C. raccoglie quindi il materiale composto dai diversi P.E.F. grezzi e dai relativi allegati e procede con la lavorazione del P.E.F. definitivo.
Nella lavorazione del documento definitivo procede con il determinare gli elementi di sua competenza tra cui:
- Fattore di sharing.
- Coefficiente di gradualità.
L’E.T.C. procede quindi con la validazione e l’inoltro del P.E.F. definitivo attraverso il portale Arera, avendo cura di redigere una relazione di accompagnamento conclusiva.
- L’E.T.C. è soggetto esterno
L’E.T.C. raccoglie il materiale composto dai diversi P.E.F. grezzi e dai relativi allegati e procede con la lavorazione del P.E.F. definitivo.
Nella lavorazione del documento definitivo procede con il determinare gli elementi di sua competenza tra cui:
- Fattore di sharing.
- Coefficiente di gradualità.
L’E.T.C. procede quindi con la validazione e l’inoltro del P.E.F. definitivo attraverso il portale Arera.