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Patto di stabilità
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23 Ottobre 2015

Personale – Blocco assunzioni per lo sforamento del Patto di Stabilità

Come stabilito dalla delibera n. 203/2015 della Corte dei Conti, sezione controllo della Puglia, gli enti devono attenersi al divieto di assunzioni di personale per l’anno successivo fin dal momento in cui si abbia “chiara evidenza” che il Patto per l’anno in corso non sarà rispettato.

La delibera trae origine dalla vicenda di un Comune, risalente al 2014: in tale anno l’Ente, pur consapevole della violazione degli obiettivi di finanza pubblica, ha stipulato un contratto individuale per un dipendente dell’ufficio stampa da rendere operativo al 1° gennaio 2015.

Nella delibera in oggetto i giudici hanno specificato che il divieto sui nuovi contratti “deve essere interpretato (…) nell’accezione più lata, avendo riguardo non tanto alla natura formale dell’atto, quanto alla sostanza del medesimo e deve, di conseguenza, essere inteso come riferito a tutte quelle fattispecie che realizzano l’obiettivo di incrementare le prestazioni lavorative in favore del Comune a cui corrisponde un parallelo incremento di spesa che rende più difficoltoso il rientro negli obiettivi di finanza pubblica”. Perciò, concludono i magistrati contabili, “se l’ente, nel corso dell’esercizio in cui vi sia chiara evidenza che, alla fine dell’esercizio medesimo, il Patto non sarà rispettato, è tenuto ad assumere un comportamento prudente e prudenziale, provvedendo all’autoapplicazione delle sanzioni in modo da non aggravare la propria situazione finanziaria e favorire il rientro dall’obiettivo (…) a maggior ragione sarà tenuto, avuto riguardo alla sostanza delle fattispecie, ad astenersi dal porre in essere quegli atti che sono destinati a dispiegare i propri effetti nell’anno successivo a quello dell’inadempienza”.

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