La pandemia di Covid-19 ha colpito l’economia italiana più di altri Paesi europei.
Nell’aprile 2020 si è pensato alla creazione di un fondo per risollevare le economie degli Stati membri dell’Unione Europea, ed è così che si è iniziato a parlare di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La pandemia ha lasciato un segno fortissimo sull’Italia, colpendola duramente prima dalla crisi sanitaria. La crisi si è abbattuta su un Paese già fragile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.
È un’opportunità di sviluppo, investimenti e riforme; l’obiettivo primario è quello di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile andando ad eliminare tutti quegli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni.
È lo strumento di ripresa e rilancio economico introdotto dall’Unione europea per risanare le perdite causate dalla pandemia.
In questo articolo tratteremo la definizione di piano nazionale di ripresa e resilienza, meglio noto come PNRR, e l’argomento dei bandi.
Esponiamo di seguito le principali caratteristiche di entrambe le accezioni.
Piano nazionale di ripresa e resilienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si inserisce all’interno del programma Next Generation EU, il pacchetto da 750 miliardi di euro, concordato con l’Unione Europea in risposta alla crisi vissuta dopo la pandemia.
Il 30 aprile 2021 l’Italia ha presentato alla Commissione Europea il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che è poi stato approvato il 13 luglio 2021 e intende:
- effettuare un’azione di rilancio dopo la crisi pandemica, stimolando una transizione ecologica e digitale;
- favorire un cambiamento dell’economia partendo dal contrasto alle diseguaglianze di genere, territoriali e generazionali.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, definizione
Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è il documento che ogni Stato è obbligato a predisporre per accedere ai fondi Next Generation EU (NGEU), lo strumento introdotto dall’Unione Europea per la ripresa post-pandemica Covid-19, con l’obiettivo di rilanciare l’economia degli Stati membri e rendendola più verde e digitale.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a cosa serve?
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento che deve dare compimento al NGEU determinando un pacchetto di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026, dettagliando i progetti e le misure.
Il pacchetto si articola in sei Missioni:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile
- Istruzione e ricerca
- Inclusione e coesione
- Salute
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, somme finanziate
Per finanziare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono state messe a disposizione dall’Unione Europea risorse pari a 222,1 miliardi di euro: 191,5 miliardi di euro sono finanziati dall’Unione Europea attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (composti da 68,9 miliardi di euro finanziati da sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi di euro finanziati tramite prestiti), e altri 30,6 miliardi di risorse nazionali che fanno parte di un Fondo complementare.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, durata
L’elemento principale del programma NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF), ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, portale dedicato
Il sito ufficiale dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è “Italia Domani”.
All’interno del portale vengono esposti i contenuti del Piano e viene esplicitato il percorso di attuazione mediante schede intuitive e chiare dedicate al monitoraggio degli investimenti e delle riforme. È possibile tramite il sito consultare lo stato avanzamento di ogni investimento e le relative spese sostenute.
Il portale offre una sezione interamente dedicata ai bandi, agli avvisi pubblici e alle altre procedure che permettono di attivare gli investimenti.
Le amministrazioni centrali titolari degli interventi emanano queste procedure, per poi selezionare i progetti da finanziare attraverso il PNRR e/o per individuare i beneficiari o i soggetti attuatori.
Bandi
Per poter usufruire di questi fondi si deve partecipare ai bandi PNRR. Questi sono destinati ad aziende, liberi professionisti ed enti della pubblica amministrazione, con lo scopo di semplificare le procedure burocratiche e di favorire la digitalizzazione, lo sviluppo tecnologico, la sostenibilità e la ricerca.
È fondamentale seguire le procedure e sottoporre delle proposte focalizzate nel raggio d’azione delle missioni per poter beneficiare dei fondi PNRR.
Per poter beneficiare dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è importante seguire attentamente le procedure e sottoporre proposte ben inquadrate nel raggio d’azione delle missioni.
Nelle sezioni rivolte a questo tipo di servizio, è possibile consultare bandi e avvisi pubblici per cogliere le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza volte a migliorare la vita pubblica di tutto il Paese.
Bandi, accesso ai fondi
L’accesso ai fondi PNRR avviene presentando la domanda di partecipazione ai sensi degli avvisi pubblici di volta in volta disponibili; il primo passo da fare è quello di seguire in modo dettagliato le procedure e sottoporre delle proposte ben inquadrate nel raggio d’azione delle missioni.
Occorre consultare con frequenza i portali in cui vengono inseriti i bandi ed è utile rivolgersi a una società di consulenza specializzata in modo che funga da supporto nella realizzazione del progetto, che si pone come obiettivo quello di articolare il lavoro in 3 fasi: valutazione della proposta da presentare, studio di fattibilità e analisi delle condizioni
Bandi, requisiti per la partecipazione
I bandi PNRR sono indirizzati alle Pubbliche Amministrazioni, alle imprese e ai cittadini, attraverso misure specifiche, dedicate al raggiungimento di più sotto obiettivi da attuare nel periodo 2021-2026.
Anche i privati possono partecipare e utilizzare i fondi; il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è indirizzato anche a loro, con l’obiettivo di ridurre le disparità sociali che le problematiche legate alla pandemia hanno aggravato.
Bandi, presentazione progetti PNRR
La presentazione dei progetti PNRR si svolge in diverse fasi. In primo luogo, bisogna identificare i bandi a cui partecipare attraverso un monitoraggio dei bandi attivi PNRR disponibili.
Una volta identificato il bando, si deve procedere con la definizione del progetto e alla simulazione economica finanziaria dello stesso e poi si passa alla redazione del progetto da sistemare.
Dopo aver concluso questo passaggio, si procede con la presentazione dei progetti che avviene seguendo le procedure di invio e le tempistiche indicate nei singoli bandi; questa procedura di presentazione dei progetti PNRR avviene sempre online.
Bandi, come beneficiare dei fondi PNRR?
L’accesso ai fondi PNRR avviene presentando la domanda di partecipazione ai sensi degli avvisi pubblici di volta in volta disponibili; il primo passo da fare è quello di seguire in modo dettagliato le procedure e sottoporre delle proposte ben inquadrate nel raggio d’azione delle missioni.
Occorre consultare con frequenza i portali in cui vengono inseriti i bandi ed è utile rivolgersi a una società di consulenza specializzata in modo che funga da supporto nella realizzazione del progetto, che si pone come obiettivo quello di articolare il lavoro in 3 fasi: valutazione della proposta da presentare, studio di fattibilità e analisi delle condizioni.
Bandi, i temi
I temi collegati ai bandi PNRR ovvero ciò che i bandi possono offrire riguardano determinate tipologie di contenuti, ossia:
- Ambiente e sostenibilità
- Cultura, istruzione e formazione
- Digitale e innovazione
- Economia circolare
- Giustizia
- Inclusione sociale e disabilità
- Logistica
- Mobilità e spostamenti
- Occupazione
- Pubblica amministrazione
- Rigenerazione urbana
- Salute e ricerca
- Sud e valorizzazione del territorio
- Turismo