PNRR, finanziamenti diversi e loro contabilizzazione
PNRR: doppio finanziamento o fonti diverse
La verifica del rispetto del doppio finanziamento è la procedura da cui potrebbe scaturire un intervento particolare sui documenti contabili passivi ricevuti dall’Ente.
Ricordiamo che il principio del doppio finanziamento, previsto espressamente dalla normativa europea, prescrive che il medesimo costo di un intervento non possa essere rimborsato due volte a valere su fonti di finanziamento pubbliche anche di diversa natura.
L’art. 65 del Regolamento (UE) 2013/1303, in tema di ammissibilità della spesa, al paragrafo 11) stabilisce che “un’operazione può ricevere sostegno da uno o più fondi SIE oppure da uno o più programmi e da altri strumenti dell’Unione, purché la voce di spesa indicata in una richiesta di pagamento per il rimborso da parte di uno dei fondi SIE non riceva il sostegno di un altro fondo o strumento dell’Unione, o dallo stesso fondo nell’ambito di un altro programma”.
PNRR: fonti diverse e contabilizzazione
Introduciamo il discorso inerente alla composizione dei documenti contabili, e alla contabilizzazione delle risorse PNRR, richiamando subito la schermata di riferimento del portale ReGiS.
Navigando nel portale vi è una sezione nominata “Gestione Fonti” che si apre in un dettaglio che riporta le “Fonti di finanziamenti”.
Nel caso in cui la voce “Importo Altre fonti da dettagliare” sia pari a zero la lettura del presente approfondimento può anche dirsi conclusa. Diverso è il caso in cui questa voce risulti alimentata, il che significherebbe che il progetto non è finanziato solo da risorse PNRR ma anche da altri trasferimenti.
PNRR: fonti diverse, possibili casistiche
Ipotizziamo di avere un’opera da 1.000.000,00 di euro e immaginiamo che, all’interno del portale, il campo “Importo Altre fonti da dettagliare” sia pari a 0,00. Questa è la situazione in cui vi è piena corrispondenza tra la somma necessaria per effettuare l’intervento e il finanziamento PNRR.
Diverso sarebbe qualora noi avessimo un’opera da 1.000.000,00 di euro e il campo “Importo Altre fonti da dettagliare” riportasse un valore pari, ad esempio, 150.000,00 euro. In questa circostanza avremo un importo corrispondente al 15% finanziato da una, o più, fonti diverse rispetto ai trasferimenti PNRR.
La seconda ipotesi è quella per la quale dobbiamo sviluppare un ragionamento ulteriore che va ad abbracciare il contenuto dei documenti contabili, ad esempio le fatture, riconducibili all’intervento che riceve l’Ente.
PNRR: fonti diverse, cosa fare
Vi sono due strade da seguire, ragioniamo sempre su un rapporto di una fonte secondaria di finanziamento pari al 15%:
- Devo ricevere il documento fiscale per l’intervento, per autorizzare il pagamento, pari a 10.000,00 euro, allora avviso il fornitore di emettere due documenti, uno contenente un importo pari all’85% rispetto al complessivo, e contenente tutte le informazioni obbligatorie per le risorse finanziate da trasferimenti PNRR dati minimi essenziali (quali il Codice Unico di Progetto (CUP), il Codice Identificativo di Gara (CIG)), il titolo del Progetto e il Programma di riferimento, oltre all’importo rendicontato, e uno riferito al restante 15%.
- Devo ricevere il documento fiscale per l’intervento, per autorizzare il pagamento, pari a 10.000,00 euro, allora avviso il fornitore di emettere un documento, contenente tutte le informazioni obbligatorie per le risorse finanziate da trasferimenti PNRR, all’interno del quale si riporti in modo preciso e distinto l’importo corrispondente all’85% finanziato da risorse PNRR e il restante 15% sovvenzionato da altre fonti.
Esempio 1
Fonte di finanziamento = 1.000.000,00 euro PNRR
Importo opera = 1.000.000,00 euro
Documenti contabili passivi tutti trattati secondo norma PNRR.
Esempio 2
Importo opera 1.000.000,00 euro
Fonte di finanziamento 850.000,00 euro PNRR e 150.000,00 euro risorse proprie. In questo caso si possono percorrere due strade:
- doppia emissione documenti contabili passivi, uno trattato secondo norma PNRR per un importo pari al 85% e uno trattato normalmente per il restante 15%.
- emissione di un documento contabile passivo in cui si indica il 85% dell’importo riportando le richieste minime PNRR e il 15% trattato normalmente.
PNRR: contabilizzazione F24 cumulativo
In conclusione, può essere utile richiamare il trattamento che si adotta quando ci sono degli F24 cumulativi, che contengono quindi importi riconducibili a interventi finanziati dal PNRR. Analizzando, ad esempio, il pagamento degli oneri e contributi previdenziali a seguito dell’emissione di un mandato cumulativo è necessaria un’apposita attestazione firmata dal dirigente responsabile con allegato un prospetto di raccordo degli F24 che evidenzi, nel dettaglio, la quota di competenza (ritenute/oneri e contributi sociali) relativa al personale dedicato al progetto di riferimento specificato con l’indicazione della Missione, componente, investimento e CUP.
PNRR: Arconet e la rendicontazione
Vediamo come, in ambito PNRR, quanto sopra riportato trovi corrispondenza nelle FAQ Arconet quando si parla di rendicontazione. Analizziamo la FAQ 2 in cui si chiede come si debba dare evidenza di eventuali cofinanziamenti in fase di rendicontazione.
La risposta fornita prevede che i cofinanziamenti dovranno essere dichiarati in sede di presentazione della proposta progettuale ed indicati in sede di approvazione del progetto per poi essere tracciati nei successivi atti amministrativo/contabili di progetto. L’importo del co-finanziamento, quindi, sarà definito in sede di indicazione del costo di progetto ammesso in quota parte sulle risorse del PNRR e in quota parte su altre fonti. L’indicazione della ripartizione pro-quota su più fonti di finanziamento della spesa sostenuta si ritiene necessaria in sede di rendicontazione e può essere dimostrata con l’indicazione della copertura finanziaria pro-quota negli atti amministrativo/contabili a supporto dei mandati di pagamento e con la produzione di idonea documentazione (es. atti/provvedimenti di riconduzione, relazioni etc).