In seguito all’interrogazione presentata dal sindaco di un Comune, la Corte dei Conti Abruzzo ha chiarito che per il 2016 è fatto divieto ai Comuni di istituire l’imposta di soggiorno, anche se prevista nel bilancio pluriennale, in osservanza alla volontà del Legislatore (parere n. 35/2016).
Secondo l’interpretazione dei giudici, infatti, l’intenzione espressa dal Legislatore con il comma 26 della Legge di Stabilità 2016 è quella di bloccare tutte le possibili forme di variazione in aumento dei tributi locali, in modo da non causare modifiche nel livello complessivo di pressione tributaria. Ciò significa, sia un blocco dell’incremento delle aliquote dei tributi già in vigore, sia un blocco dell’introduzione di nuove forme tributarie.
Il parere sottolinea, inoltre, che tra le fattispecie escluse dal blocco in oggetto ed esplicitamente citate dal Legislatore non figura l’imposta di soggiorno.