Entro il 16 giugno è previsto il versamento dell’acconto IMU/TASI anche per gli immobili di proprietà o detenuti dalle imprese (eccetto i beni merce).
Come ogni anno, l’elemento critico è costituito dai fabbricati non iscritti in catasto e ancora privi di rendita, classificabili nel gruppo catastale D, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati in bilancio.
In caso il fabbricato sia in comproprietà tra un’impresa e un privato, la determinazione della base imponibile per entrambi i soggetti dovrà essere calcolata utilizzando il criterio catastale.
Per i fabbricati di questa fattispecie di proprietà esclusiva di un’impresa, invece, occorre suddividere i costi in base all’anno in cui essi si sono originati e applicarvi i coefficienti ministeriali, aggiornati annualmente con Decreto MEF (per il 2016, DM 29 febbraio 2016). Per quanto riguarda i costi incrementativi di immobili già posseduti al 1° gennaio 2016, bisogna tenere conto del fatto che i costi sostenuti nell’anno precedente rientrano nel calcolo della base imponibile per l’anno in corso.