Ha destato grandi attese il decreto che avrebbe dovuto emanare il Consiglio dei Ministri, all’interno del quale si sarebbe dovuta affrontare la questione della TARES e della sua entrata in vigore.
Oggi, in seguito alla stesura del decreto e alla sua imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quello che emerge è un’azione volta a permettere agli Enti di emettere nel breve periodo le bollette, consentendo così di incassare, per poi chiudere il cerchio con la rata di dicembre.
Vediamo come per il 2013 sia previsto che la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo vengano stabilite dall’Ente con propria deliberazione adottata e pubblicata almeno 30 giorni prima della data di versamento.
E’ poi consentito inviare ai contribuenti i conteggi effettuati sulla base delle risultanze TARSU o TIA 1 o TIA 2, questi pagamenti interesseranno tutte le rate tranne l’ultima.
L’ultima rata, quella di dicembre, verrà determinata sulla base della normativa TARES e prevederà il saldo del dovuto, al netto dei pagamenti precedentemente richiamati effettuati a titolo d’acconto, oltre al versamento della maggiorazione standard di 0,30 centesimi per metro quadrato, somma questa destinata allo Stato.
Si richiama infine l’attenzione su tre ulteriori novità ovvero:
- l’impossibilità per l’Ente di aumentare la maggiorazione standard;
- la possibilità per l’Ente di avvalersi per la riscossione del tributo dei soggetti affidatari del servizio di gestione dei rifiuti urbani;
- sono escluse dalla tassazione, ad eccezione delle aree scoperte operative, le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva.