Concedendoci l’uso del linguaggio da cabaret inoltriamo questa importante notizia.
La TARES, la nuova imposta sui rifiuti e sui servizi che ha sconvolto gli Enti, che ha portato al sostenimento di maggiori costi e sulla soglia dell’esaurimento molti dei responsabili dei tributi…proprio quell’imposta che avrebbe visto la sua prima applicazione quest’anno…rischia di finire in panchina ancora prima del suo esordio ufficiale.
Con un emendamento al decreto “IMU-2” (D.L. 102/2013) approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, vengono riesumate le vecchie Tarsu e Tia.
I Comuni potrebbero, se vi sarà l’approvazione definitiva, tornare al prelievo utilizzato fino all’anno scorso, nell’attesa che sia definita l’altra imposta, vale a dire la service TAX.
Nel ritorno al passato gli Enti perderebbero la copertura integrale del costo mentre permarrebbe l’obbligo di applicazione dell’addizionale statale, i famosi 0,30 euro a metro quadro.