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Contabilità Pubblica
Principio Accrual
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10 Gennaio 2025

ACCRUAL

Cos’è l’accrual?

Il termine accrual, o contabilità economico-patrimoniale, si riferisce a un principio contabile che registra le transazioni economiche nel momento in cui si verificano, indipendentemente da quando avvengono le relative transazioni finanziarie. Questo approccio garantisce che gli eventi e le operazioni siano contabilizzati nei bilanci dei periodi di competenza, offrendo una visione accurata e completa della gestione economica.

La Riforma della contabilità pubblica e il principio accrual

A partire dal 2025, la riforma della contabilità pubblica introdurrà un sistema basato sul principio accrual per l’intero settore pubblico italiano. Questo cambiamento si inserisce in un percorso europeo e internazionale, con l’adozione di standard contabili IPSAS/EPSAS (International e European Public Sector Accounting Standards) e in attuazione della Direttiva 2011/85/UE.

L’adozione di questo modello permette di:

  • Valorizzare il patrimonio pubblico, grazie a un sistema uniforme di imputazione contabile.
  • Ridurre le discrepanze tra i vari sistemi contabili attualmente in uso.
  • Uniformarsi agli standard internazionali, migliorando la trasparenza e l’affidabilità dei dati economici pubblici.

La Riforma 1.15 del PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede, tra le riforme abilitanti, la Riforma 1.15, che mira a dotare tutte le pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità basato sul principio accrual. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e uniformità nella gestione finanziaria. Il termine per l’implementazione di questo sistema è fissato al 2026.

Per chi desidera approfondire, è possibile:

Questo nuovo approccio rappresenta un cambiamento importante per le pubbliche amministrazioni, favorendo una visione più completa e accurata della gestione economica.

Tra le innovazioni principali, la Riforma include:

  • Un quadro concettuale: una struttura di riferimento chiara e omogenea per tutto il framework contabile.
  • Un corpus di standard contabili: per armonizzare i diversi sistemi contabili attualmente in uso.
  • Un piano dei conti multidimensionale: allineato ai principi IPSAS/EPSAS, che permette una visione più dettagliata delle risorse e delle operazioni.

Tappe principali della riforma

  1. Standard ITAS:
    • Approvati standard come ITAS 2 (politiche contabili, correzioni di errori) e ITAS 10 (rimanenze).
    • In consultazione pubblica ITAS 4 (immobilizzazioni materiali), con scadenza per i contributi il 28 febbraio 2024.
    • Tutti gli standard saranno approvati entro il secondo trimestre 2024.
  2. Quadro concettuale e linee guida:
    • Il quadro concettuale definisce le basi teoriche della contabilità accrual.
    • Le linee guida generali, previste per il secondo trimestre 2024, forniranno supporto agli operatori contabili per l’applicazione degli standard.
  3. Piano dei conti multidimensionale:
    • Integra contabilità finanziaria, economico-patrimoniale e analitica.
    • Già in fase di sperimentazione presso le amministrazioni centrali attraverso il sistema InIt (ERP).
  4. Percorso di formazione:
    • Entro il primo trimestre 2026, almeno il 90% delle 18.000 amministrazioni pubbliche italiane completerà un percorso di formazione online, gestito dalla RGS.
    • La formazione sarà monitorata attraverso la Piattaforma di certificazione dei crediti commerciali.
  5. Adozione definitiva:
    • Nel secondo trimestre 2026 saranno predisposti i documenti di bilancio finali (Financial Statements).
    • Entro il 2026, almeno il 90% delle amministrazioni pubbliche adotterà il sistema accrual.

I benefici dell’adozione del principio accrual

L’introduzione della contabilità accrual offre vantaggi di lungo periodo che vanno oltre la trasparenza e la leggibilità delle informazioni. Tra questi:

  • Miglioramento dei sistemi di controllo interno.
  • Maggiore capacità di analisi dei rischi.
  • Miglior valutazione delle performance del settore pubblico.
  • Supporto nella definizione di politiche fiscali a livello macroeconomico.

Esperienze internazionali dimostrano che l’adozione di sistemi accrual nelle pubbliche amministrazioni rappresenta un passo cruciale per una gestione economica più efficace e sostenibile.

A chi si rivolge l’accrual?

La nuova contabilità basata sul principio accrual sarà applicata a tutti gli enti e le amministrazioni indicati nell’art. 1, comma 2 della Legge 196/2009. Questo significa che l’obbligo di adozione riguarda:

  • Enti locali: comuni, province, città metropolitane e regioni.
  • Scuole: istituti scolastici di ogni ordine e grado.
  • Settore sanitario: aziende sanitarie locali (ASL), ospedali e altre strutture sanitarie pubbliche.
  • Organizzazioni pubbliche: enti di diritto pubblico e privato a controllo pubblico.

Chi è escluso?

Le società non saranno soggette all’obbligo di adozione della contabilità accrual.

Questo cambiamento rappresenta un passo significativo verso un sistema contabile più uniforme e trasparente per l’intero settore pubblico, garantendo maggiore coerenza e omogeneità nella gestione economica e patrimoniale.

QUADRO CONCETTUALE

Cos’è il “Quadro Concettuale”?

Il Quadro Concettuale è una guida teorica fondamentale per la definizione dei principi e degli standard della rendicontazione economica, patrimoniale e finanziaria delle amministrazioni pubbliche. Predisposto in linea con gli obiettivi definiti dalla Determinazione del Ragioniere Generale dello Stato n. 35518 del 5 marzo 2020, il documento è stato:

  • Sottoposto a consultazione pubblica dal 1° marzo al 30 aprile 2022.
  • Approvato il 10 ottobre 2022 dal Comitato Direttivo della Struttura di Governance.

Obiettivi e finalità del Quadro Concettuale

Il Quadro Concettuale è stato creato con l’obiettivo di:

  • Definire i principi generali della rendicontazione economica, patrimoniale e finanziaria delle amministrazioni pubbliche.
  • Garantire uniformità e coerenza agli standard contabili adottati.
  • Servire come riferimento per altre fonti tecniche, come manuali operativi e linee guida, che supportano il sistema contabile economico-patrimoniale.

Nonostante il suo ruolo centrale, il Quadro Concettuale non prescrive regole specifiche di rilevazione, valutazione o presentazione di operazioni contabili, ma funge da guida per gli operatori in assenza di regole dettagliate negli standard contabili vigenti.

Ruolo dei principi definiti

I principi introdotti dal Quadro Concettuale svolgono diverse funzioni:

  • Supportano la definizione degli standard contabili, fornendo una base comune per garantire uniformità e coerenza tra i diversi documenti contabili.
  • Guidano la risoluzione di problematiche legate alla rilevazione, valutazione e presentazione di eventi o operazioni non coperte dagli standard esistenti.
  • Orientano le amministrazioni pubbliche nella redazione e pubblicazione dei documenti finanziari, migliorandone la qualità e l’affidabilità.

Limiti del Quadro Concettuale

È importante sottolineare che il Quadro Concettuale non stabilisce:

  • Regole tecniche per la rilevazione o la valutazione delle operazioni.
  • Norme specifiche per la presentazione nei documenti finanziari.

Queste attività restano demandate agli standard contabili e alle altre fonti tecniche.

Il Quadro Concettuale rappresenta, quindi, uno strumento essenziale per il miglioramento della rendicontazione pubblica, assicurando maggiore chiarezza e trasparenza nella gestione economico-patrimoniale delle amministrazioni.

ITAS

Cosa sono gli ITAS?

Gli ITAS (Italian Accounting Standards) sono gli standard contabili italiani che definiscono le regole principali per la contabilizzazione basata sul principio accrual. Questi standard sono stati adottati nell’ambito della Riforma 1.15 del PNRR per uniformare la gestione contabile delle amministrazioni pubbliche.

Gli ITAS nel contesto della Riforma

Gli ITAS rappresentano uno degli elementi chiave del nuovo sistema contabile pubblico e, insieme a:

  • Il Quadro Concettuale, che fornisce una guida teorica di riferimento.
  • Le Linee guida, che specificano aspetti operativi e tecnici.

Costituiscono un corpus unico di regole per:

  • La rendicontazione economica e patrimoniale delle amministrazioni pubbliche.
  • La redazione del bilancio di esercizio, garantendo maggiore coerenza e trasparenza.

Obiettivo degli ITAS

L’adozione degli ITAS mira a:

  • Uniformare i criteri contabili tra le diverse amministrazioni pubbliche.
  • Allinearsi agli standard internazionali (IPSAS/EPSAS), migliorando la qualità e la comparabilità dei bilanci pubblici.
  • Supportare la valutazione del patrimonio pubblico e la gestione economica in modo più efficace e trasparente.

Gli ITAS rappresentano, quindi, un passo fondamentale verso la modernizzazione della contabilità pubblica, contribuendo a una rendicontazione chiara e affidabile per i cittadini e le istituzioni.

ACCRUAL E SPERIMENTAZIONE

Quando inizia la sperimentazione del sistema accrual?

La sperimentazione del sistema di contabilità basato sul principio accrual è stata avviata con importanti passaggi formali e operativi nel corso del 2024.

Le tappe principali della sperimentazione

  1. 26 giugno 2024
    Il Comitato Direttivo ha completato il set di strumenti previsti dalla Riforma 1.15, raggiungendo la prima milestone (M1C1-108). Tra gli strumenti recepiti, fondamentali per l’implementazione del nuovo sistema contabile, troviamo:
    • Il Quadro Concettuale.
    • I 18 standard contabili ITAS.
    • Il Piano dei Conti multidimensionale.
  2. 27 giugno 2024
    • È stata approvata la determina del Ragioniere Generale dello Stato n. 176775, che ufficializza gli strumenti necessari per il nuovo sistema.
    • È stata siglata la Convenzione n. 176832 tra la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) e il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS). Questa convenzione riguarda la validazione e certificazione dei corsi multimediali che compongono il programma formativo di base, fondamentale per raggiungere il target M1C1-117.
  3. Preparazione agli schemi di bilancio Accrual per il 2025
    Dopo il completamento della milestone M1C1-108, è stata adottata una disposizione normativa per avviare la prima elaborazione degli schemi di bilancio accrual, riferiti all’esercizio finanziario 2025.

    Copertura e prospettive future

    • La fase sperimentale coinvolgerà amministrazioni che rappresentano almeno il 90% della spesa pubblica primaria, in linea con la milestone M1C1-118.
    • La riforma sarà formalizzata entro il secondo trimestre del 2026 e completamente attuata a partire dal 2027.

    La sperimentazione segna una fase cruciale per garantire una transizione graduale ed efficace verso il nuovo sistema contabile, contribuendo a modernizzare la gestione economica delle amministrazioni pubbliche italiane.

    Il perimetro di prima applicazione della Riforma Accrual

    La fase pilota della Riforma 1.15 del PNRR, legata alla milestone M1C1-118, prevede che diverse amministrazioni pubbliche siano tenute a predisporre e trasmettere gli schemi di bilancio basati sul principio accrual per l’esercizio 2025.

    Amministrazioni coinvolte

    Le amministrazioni pubbliche interessate dalla fase pilota sono:

    1. Amministrazioni centrali:
      • Ministeri inclusi nel bilancio dello Stato.
      • Presidenza del Consiglio dei ministri (reporting entity autonoma).
      • Agenzie fiscali (reporting entity autonoma).
    2. Enti e istituzioni nazionali di ricerca.
    3. Enti territoriali:
      • Regioni e province autonome.
      • Province e città metropolitane.
      • Comuni con una popolazione residente pari o superiore a 5.000 abitanti al 1° gennaio 2024.
    4. Enti del settore sanitario:
      • Enti e aziende del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
    5. Istituzioni educative:
      • Università e istituti di istruzione universitaria pubblici.
    6. Camere di commercio e loro unioni regionali.
    7. Autorità di sistema portuale.
    8. Enti previdenziali e assistenziali nazionali.
    9. Altri enti e amministrazioni pubbliche elencati nell’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, escluse le categorie sopra menzionate.

    Focus sulle amministrazioni centrali

    Tra le amministrazioni centrali, i ministeri vengono trattati come una singola reporting entity, mentre la Presidenza del Consiglio dei ministri e le agenzie fiscali sono considerate entità autonome. Questa distinzione permette una maggiore trasparenza e specificità nella rendicontazione, rispondendo alle esigenze di governance e regolamentazione.

    Maggiore partecipazione

    Rispetto a esperienze precedenti, come l’introduzione della contabilità armonizzata, questa fase pilota coinvolge una platea molto più ampia di enti, coprendo quasi tutti gli enti territoriali. Questo approccio mira a:

    • Assicurare una transizione graduale e uniforme verso il nuovo sistema contabile.
    • Coinvolgere enti rappresentativi di almeno il 90% della spesa pubblica primaria.

    La predisposizione degli schemi di bilancio accrual per il 2025 rappresenta un passaggio essenziale verso l’adozione definitiva della Riforma, che sarà formalizzata entro il 2026 e completamente attuata a partire dal 2027.

    Esclusioni dalla fase pilota della Riforma Accrual

    Non tutte le amministrazioni pubbliche saranno obbligate a predisporre gli schemi di bilancio accrual per l’esercizio 2025. La normativa individua specifiche categorie escluse dalla fase pilota, come indicato di seguito:

    1. Società: tutte le società sono escluse dall’obbligo di partecipazione alla fase pilota.
    2. I comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti alla data del 1° gennaio 2024.
    3. Enti con specifici requisiti di bilancio (comma 3, lettera m):
      Sono esonerati gli enti che, in base al bilancio 2023, soddisfano entrambi i seguenti criteri:
      • Meno di 50 dipendenti a tempo indeterminato.
      • Volume complessivo annuo inferiore a 8,8 milioni di euro, calcolato come:
        • Entrate correnti e in conto capitale per le amministrazioni in contabilità finanziaria.
        • Valore della produzione annua per le amministrazioni in contabilità economico-patrimoniale.
    4. Istituzioni educative e culturali:
      • Istituti scolastici di ogni ordine e grado.
      • Istituti AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).
      • Uffici con autonomia speciale del Ministero della Cultura.
    5. Amministrazioni pubbliche in liquidazione:
      Gli enti sottoposti a procedure di liquidazione sono esclusi dall’obbligo.
    6. Organi costituzionali e a rilevanza costituzionale:
      Organi come il Parlamento, il Presidente della Repubblica e altri enti costituzionali non sono tenuti a partecipare alla fase pilota.

    L’esclusione di alcune categorie di amministrazioni e istituzioni dalla fase pilota è stata prevista per concentrare le risorse e gli sforzi su quegli enti che rappresentano una quota significativa della spesa pubblica o che possiedono caratteristiche operative e gestionali rilevanti per la transizione al sistema accrual.

    ACCRUAL AGGIORNAMENTI

    Aggiornamenti sulla sperimentazione accrual: scadenze e operatività

    Con il decreto del 23 dicembre, è stato fissato il termine del 31 marzo 2025 per l’approvazione, da parte della Ragioneria Generale dello Stato, dei modelli necessari alla riclassificazione dei dati contabili da parte degli enti coinvolti nella sperimentazione accrual. Questi modelli consentiranno:

    • La riclassificazione dei dati secondo il nuovo sistema contabile.
    • Le integrazioni contabili necessarie per approvare, entro l’esercizio 2025, un conto economico e uno stato patrimoniale conformi al sistema accrual.

    Il termine del 31 marzo 2025

    Il termine del 31 marzo 2025 non è una novità assoluta, essendo già indicato nel decreto 113/2023, articolo 10, comma 8, come scadenza per l’adozione delle linee guida necessarie agli enti per adeguare i loro sistemi informativi. Questa scadenza rappresenta una tappa essenziale per:

    • Superare la fase di sperimentazione attraverso una riclassificazione sostanziale dei dati.
    • Preparare gli enti all’adozione quotidiana del sistema contabile economico-patrimoniale a regime, prevista per il 2026 o 2027.

    Fase di riclassificazione e integrazioni contabili

    1. Riclassificazione
      • Gli enti devono ricollegare l’attuale piano dei conti (D.Lgs. 118/2011) al nuovo piano dei conti accrual.
      • Questa attività segue standard definiti dal Ministero, garantendo coerenza e omogeneità tra gli enti.
    2. Integrazioni e rettifiche
      • Le criticità non riguardano tanto la riclassificazione, quanto le rettifiche necessarie per allinearsi agli standard contabili italiani (ITAS).
      • Gli ITAS stessi sono soggetti a una fase di aggiornamento per garantire coerenza interna e rispetto delle linee guida aggiornate, che potrebbero impattare sugli schemi contabili.

    Prossimi sviluppi e sfide

    • Entro il 31 marzo 2025, gli enti sapranno esattamente come affrontare gli adempimenti per il bilancio del 2025.
    • Il Ministero fornirà indicazioni standardizzate per garantire una transizione uniforme.
    • La sfida maggiore sarà rappresentata dalle rettifiche e dalle integrazioni contabili per rispettare gli aggiornamenti degli ITAS.

    Benefici della contabilità Accrual

    Secondo la Ragioneria Generale dello Stato (RGS), l’adozione della contabilità accrual offre vantaggi significativi, tra cui:

    • Una valutazione più precisa della ricchezza di un Paese, grazie alla rilevazione degli stock economico-patrimoniali disponibili.
    • Strumenti per garantire maggiore equità intergenerazionale e sostenibilità di medio-lungo termine delle decisioni pubbliche.
    • Ottimizzazione dei processi interni attraverso l’integrazione di contabilità analitica e sistemi di valutazione delle performance.

    ACCRUAL E PATRIMONIO

    Accrual e la gestione degli inventari nella Pubblica Amministrazione

    La riforma Accrual mira a migliorare e standardizzare la qualità delle informazioni contenute negli inventari annuali della Pubblica Amministrazione. Questo processo di armonizzazione, previsto dalla Riforma 1.15 del PNRR, è fondamentale per una gestione più trasparente e uniforme delle risorse patrimoniali del settore pubblico.

    Lo studio della Ragioneria Generale dello Stato

    Il Servizio Studi della Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato sul portale Accrual uno studio intitolato “Implementation of the Accrual Accounting Reform in the Public Sector Fixed Assets Area in Italy” (SRSS/SC2022/119). Questo progetto, finanziato dalla Commissione Europea – DG Reform, offre linee guida pratiche per l’applicazione dello standard ITAS 4 – Immobilizzazioni materiali.

    Obiettivi dello studio e informazioni chiave

    Lo studio identifica un insieme di informazioni contabili fondamentali per la rilevazione e la classificazione dei fixed assets (beni patrimoniali) nel bilancio pubblico. Queste indicazioni sono particolarmente utili nella fase di prima implementazione del nuovo sistema contabile.

    Gli obiettivi principali includono:

    • Guidare gli operatori contabili nella raccolta di dati inventariali.
    • Standardizzare le informazioni relative alle immobilizzazioni materiali per tutte le amministrazioni pubbliche.
    • Facilitare la valutazione, rilevazione ed esposizione in bilancio dei beni patrimoniali.

    Le quattro dimensioni fondamentali degli inventari

    Per l’implementazione di ITAS 4, sono state definite quattro dimensioni principali per la gestione degli inventari:

    1. Dettagli anagrafici:
      • Attributi relativi alla natura, destinazione e caratteristiche principali del bene.
      • Rilevazione in fase di registrazione dell’asset.
    2. Informazioni sull’acquisizione:
      • Data di acquisto.
      • Prezzo o valore d’acquisto.
      • Dati relativi al processo di acquisizione.
    3. Ammortamento:
      • Dettagli sulla durata utile del bene e sulle quote di ammortamento.
    4. Variazioni del patrimonio:
      • Modifiche relative al valore del bene, inclusi gli aggiornamenti in caso di rivalutazioni o alienazioni.

    Attributi specifici per particolari categorie di beni

    Alcuni attributi contabili sono rilevanti solo per specifiche categorie di beni:

    • Beni culturali:
      • Natura del bene (ad esempio, sculture, dipinti).
      • Accessibilità al pubblico.
    • Investimenti immobiliari:
      • Generazione di fitto attivo.
      • Destinazione del bene alla vendita.

    Vantaggi di un inventario standardizzato

    Un inventario standardizzato e condiviso apporta numerosi benefici:

    • Riduzione delle discrepanze: Migliora l’uniformità delle informazioni patrimoniali tra diverse amministrazioni.
    • Facilitazione del confronto: Consente un’aggregazione più agevole dei dati tra enti pubblici.
    • Esposizione trasparente: Garantisce una rappresentazione chiara e corretta dell’attivo immobilizzato nello stato patrimoniale.

    La standardizzazione degli inventari pubblici, come previsto dall’implementazione dello standard ITAS 4, rappresenta un passo cruciale verso una gestione patrimoniale più efficiente e trasparente. Con un set comune di informazioni sugli asset patrimoniali, sarà possibile migliorare il controllo delle risorse pubbliche, garantire una rendicontazione più accurata e facilitare il confronto tra le diverse amministrazioni.

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