La circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri – pubblicata sulla G.U. n. 198 – dà il via all’obbligo di comunicare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i contratti di partenariato pubblico-privato (Ppp).
Il Ppp è un contratto tra uno o più soggetti privati, eventualmente costituiti in società, prevede la costruzione di una nuova struttura o la ristrutturazione di una esistente da parte del privato, fornirà servizi predefiniti sia per ciò che riguarda la quantità che la qualità e infine avrà una durata di lungo periodo. Solitamente la parte pubblica è l’acquirente principale dei servizi sia nel caso in cui la domanda sia generata direttamente dalla PA che nel caso di utilizzatori terzi.
Come indicato da Eurostat i beni oggetto di Ppp non vengono inclusi nello stato patrimoniale delle pubbliche amministrazioni.
La circolare indica che sono tenute alla comunicazione tutte le amministrazioni aggiudicatrici che stipulano contratti con le caratteristiche sopradescritte.
Per ciascun contratto aggiudicato gli enti devono inviare tramite pec al Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri il contratto completo di allegati, il piano economico-finanziario di copertura degli investimenti e della gestione, la relazione illustrativa e la Scheda di progetto allegata alla circolare (da compilare seguendo le istruzioni pubblicate, anch’esse in allegato).
Nel caso di operazioni di Ppp che prevedono la creazione di una società mista gli enti dovranno trasmettere anche l’atto costitutivo, lo statuto della società e l’eventuale contratto stipulato tra soggetto aggiudicatore e società mista.
Sempre entro trenta giorni dalla stipula, le amministrazioni aggiudicatrici sono tenuti a mandare gli eventuali atti aggiuntivi e i documenti di modifica di quanto già trasmesso.
Fonte: Patrizia Ruffini, Partenariato pubblico-privato, ecco le regole del monitoraggio dei progetti, Il Sole 24 Ore – Quotidiano Enti Locali & PA, 29 agosto 2019.