È sotto esame presso la Commissione ambiente alla Camera l’esame del disegno di legge n. 2212, in merito sia alla tutela e gestione pubblica delle acque sia alla ripubblicizzazione del servizio idrico.
In seguito al referendum abrogativo del 12-13 giugno 2011, è stato proposto un nuovo disegno di legge che:
- intende affidare la gestione del servizio idrico integrato solo alle aziende speciali e alle aziende speciali consortili;
- intende sottrarre la gestione del servizio idrico integrato alla libera concorrenza, classificandolo come servizio di interesse generale privo di rilevanza economica;
- stabilisce la decadenza degli affidamenti tuttora in concessione a terzi privati, con una fase di transizione per trasformare tali affidamenti mediante società a capitale misto pubblico-privato o società a totale capitale pubblico.
In merito ai costi e al finanziamento, il disegno di legge in esame alla Camera stabilisce che:
- il servizio idrico integrato sarà finanziato attraverso: fiscalità generale, fiscalità specifica, tariffa;
- le nuove opere del servizio idrico integrato saranno finanziate attraverso i proventi derivanti dalla fiscalità e dai contributi nazionali ed europei;
- al fine di dare impulso agli investimenti nel servizio idrico integrato, sarà finanziato un apposito fondo con anticipazione della Cassa depositi e prestiti Spa.
Fonte: Quotidiano Enti Locali
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