È stato pubblicato in data 3 marzo 2015 sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento Miur-Mef del 23 gennaio, il cosiddetto decreto mutui: grazie ad esso si renderanno possibili interventi di edilizia scolastica per un ammontare totale di 850 milioni di euro. In considerazione del ritardo di pubblicazione del decreto, il governo ha comunicato che tutte le scadenze indicate sulla Gazzetta Ufficiale saranno prorogate di 30 giorni.
Stando al testo pubblicato, queste sono le scadenze (da slittare di 30 giorni):
- 31 marzo: termine ultimo per le Regioni per la raccolta degli interventi di edilizia da realizzare sul proprio territorio e per l’organizzazione di questi interventi in un piano triennale da far pervenire al Ministero dell’Istruzione;
- 30 aprile: scadenza per l’autorizzazione dei mutui da parte del Miur-Mef-Infrastrutture nonché scadenza per la definizione di una programmazione unica nazionale da parte del Ministero dell’Istruzione;
- 15 febbraio: termine per il Miur entro il quale suddividere fra le Regioni le somme disponibili per gli interventi;
- 15 giorni dopo l’autorizzazione dei mutui: termine entro il quale le regioni devono pubblicare i bandi di gara;
- 30 settembre: scadenza ultima per l’assegnazione, anche solo provvisoria, dei lavori.
Le Regioni, intanto, hanno comunicato i criteri-guida secondo cui elaborare i progetti da presentare in previsione della predisposizione dei piani di intervento da far pervenire al Ministero delle Infrastrutture:
- Avanzato livello di progettazione;
- Riedificazione di immobili inagibili o pericolosi;
- Completamento di lavori interrotti;
- Coerenza del progetto con le specifiche esigenze didattiche;
- Eventuale cofinanziamento da parte degli enti locali;
- Avanzamento dell’edificio scolastico sotto l’aspetto del risparmio energetico;
- Rilascio di superfici in affitto a titolo oneroso;
- Eventuale cofinanziamento da parte di privati;
- Inclusione dell’edificio scolastico in processi di riqualificazione urbana;
- Ulteriori criteri formulati sulla base di specificità territoriali.
Fonte: Quotidiano Enti Locali
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