Secondo l’articolo 21 del Dlgs 175/2016 i bilanci delle Pa locali devono tenere conto dei risultati delle loro società partecipate. Per evitare che gli enti sottodimensionino i contratti di servizio o comunque carichino di oneri le aziende per alleviare i propri bilanci, la norma prevede che un importo commisurato alle perdite di esercizio non immediatamente ripianate di ogni società partecipata sia accantonato in un fondo vincolato. Non è chiara la natura del ripiano, se debba essere solo formale oppure sostanziale con un vero aumento di capitale.
La fase transitoria per l’applicazione si è conclusa con il bilancio di previsione 2017: nel bilancio 2018, dunque, le perdite delle società partecipate, stimate o effettive, andranno riportate per intero, ovviamente in proporzione alla quota di partecipazione e tenendo conto delle differenze di margine di riferimento tra società di servizi a rete ed altre.
Un’importante precisazione è stata introdotta dal Dlgs 100/2017: le Pa locali possono, infatti, ripianare le perdite della società con le somme accantonate.