Lo scenario in cui operano gli Enti Locali dopo la circolare 25/2018 della RGS è caratterizzato da un’irrefrenabile voglia di impiegare gli avanzi accantonati negli anni.
Le possibilità offerte dalla recente apertura, che si concretizza nel dare un peso come entrata, all’interno del saldo di finanza pubblica, all’avanzo di amministrazione applicato alle spese di investimento, devono essere sfruttate con cautela.
Ci sono diversi elementi da prendere in considerazione, vediamo le principali azioni da porre in essere al fine di operare con cautela:
- A fronte della possibilità di disporre dell’avanzo si rileva come quello riconducibile al D.L.35/15, anticipazione liquidità, non possa considerarsi nella disponibilità dell’Ente.
- La corretta valutazione della capacità di assorbimento della spesa in termini di cassa è elemento ineludibile al fine di non compromettere la buona gestione dell’Ente.
- Pesare la concreta attendibilità del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità costituito, così come dell’eventuale Fondo Rischi Contenzioso e/o Perdite Partecipate, e, solo nel caso in cui si accertasse della loro coerente composizione, disporre dell’avanzo ai fini previsti dalla circolare.
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