Dal 1° ottobre 2015 entra in vigore il nuovo Attestato di Prestazione Energetica degli edifici, con durata decennale e soggetto ad aggiornamento in corrispondenza di ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione che intervenga a modificare la classe energetica.
Il nuovo modello dovrà riportare:
- l’indicazione della prestazione energetica globale dell’edificio (sia per quanto riguarda l’energia primaria totale, sia per quanto riguarda l’energia primaria non rinnovabile);
- la qualità energetica dell’edificio in materia di contenimento dei consumi per riscaldamento e raffreddamento;
- i dati relativi all’uso di fonti rinnovabili, alle emissioni di CO2 e all’energia esportata;
- le proposte di interventi utili al miglioramento della classe energetica.
Le classi energetiche (determinate dall’indice di prestazione energetica globale relativo all’energia primaria non rinnovabile) saranno dieci e non più sette: la G rappresenta il grado più basso, la A4 il grado più elevato.
Gli APE saranno soggetti a controlli da parte delle Regioni e delle Province autonome e sono previste sanzioni diversificate:
- Una multa da 700 a 4.200 euro a carico del certificatore energetico per un APE non corretto.
- Una multa da 1.000 a 6.000 euro a carico del direttore dei lavori per la mancata presentazione dell’APE al Comune.
- Una multa da 3.000 a 18.000 euro a carico del costruttore o del proprietario in caso di omessa certificazione energetica per edifici nuovi, ristrutturati, messi in vendita o in affitto.
Da gennaio 2016, l’Enea metterà a disposizione una banca dati nazionale, il SIAPE, che Regioni e Province autonome avranno l’obbligo di utilizzare: in esso saranno presenti tutti i dati relativi agli attestati di certificazione energetica. Il SIAPE sarà aggiornato al 31 marzo di ogni anno.