Nel richiamare l’art.46, comma 1, del CCNL del 14.9.2000, che al suo interno contiene un riferimento all’art. 45, comma 4, del medesimo CCNL, rileva come l’ente debba prevedere un importo che sia pari alla somma che avrebbe dovuto sopportare se avesse deciso di attivare un proprio servizio mensa, ovvero i due terzi del costo convenzionale del pasto.
L’ente deve quindi provvedere all’erogazione, per ogni “buono”, di una somma pari ai 2/3 del costo unitario di un servizio mensa.
Il costo del servizio mensa può essere identificato o da somministrazioni già avvenute o da indagini di mercato.
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