La presenza di atti autoritativi è solitamente alla base di ogni inquadramento del pubblico impiego.
Nel momento in cui il dipendente dovesse ritenere di avere dei diritti da vantare in merito all’inquadramento ottenuto dovrebbe procedere tempestivamente verso i provvedimenti dalla cui attuazione derivano diverse pretese.
Con sentenza n. 919 del 15.02.2013 il Consiglio di Stato sez. IV, richiamando anche le precedenti 1408/03 e 1283/05, ribadisce come il sia onere a carico del pubblico impiegato “contestatore” l’impugnazione del provvedimento, oggetto del contendere, entro il termine perentorio di decadenza, anche quando egli assuma la spettanza di un determinato inquadramento.
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