Il Tribunale di Firenze, Sezione Penale, con sentenza n. 241/2016 ha condannato per peculato un albergatore che, incaricato della riscossione dell’imposta di soggiorno, per diversi anni ha effettivamente riscosso le somme nei confronti degli ospiti della struttura, ma ha poi omesso di riversare tali somme incassate al Comune.
La condanna per il reato di peculato si è basata sulla qualifica del soggetto imputato come “incaricato di pubblico servizio” (ex art. 314 c.p.) e, nel caso specifico, come agente della riscossione. Non ha inciso sulla struttura del reato, ad opinione dei giudici, il fatto che nel 2015 l’imputato avesse provveduto a versare le somme dovute (comprensive di interessi) all’ente competente.
Articoli correlati
←