Con comunicazione del 2 aprile il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, ha riscontrato la richiesta avanzata dall’ANCI in merito all’applicazione della contabilità economico patrimoniale nei comuni sotto i 5.000 abitanti.
Nel richiamare il riscontro fornito dalla Commissione Arconet ha sottolineato come a livello europeo l’orientamento sia assegnare alla contabilità economico patrimoniale il ruolo di sistema contabile fondamentale delle amministrazioni pubbliche europee e, conseguentemente, risulta piuttosto difficile ambire ad una sua abrogazione a livello nazionale.
La Commissione non ha poi escluso di prendere in considerazione la possibilità di un rinvio al 2020 dell’adozione della contabilità economico patrimoniale, stante il fatto che risulterebbe lecito ritenere che ad oggi la maggior parte degli enti abbia già adempiuto agli obblighi di legge, essendo la stessa obbligatoria dal 1 gennaio 2018.
Una difficoltà legata al rinvio della contabilità economico patrimoniale, per la quale sarebbe necessario in intervento atto a sopperire questa problematica, sarebbe quella del venire meno dello stato patrimoniale, o conto del patrimonio; opzione questa non ammissibile neanche per gli enti di minori dimensioni.
In conclusione pare potersi escludere un’abrogazione della contabilità economico patrimoniale, resta invece aperta una finestra sul suo possibile rinvio al 2020; non vi è comunque certezza né che questo venga confermato né quando, potrebbe anche giungere la comunicazione dopo il termine ultimo per l’approvazione del rendiconto.