Entro fine marzo, gli Enti dovranno presentare un piano di razionalizzazione delle partecipate finalizzato alla “riduzione delle società” auspicata dal comma 661 della legge di stabilità: per raggiungere tale obiettivo è inevitabile il fatto che gli Enti dovranno valutare ipotesi di liquidazione o di cessione di quote e azioni.
Le società più a rischio di soppressione sono sicuramente le società strumentali, nonché quelle con un numero di amministratori superiore al numero dei dipendenti; per le società con attività similari si prospetta, invece, l’eventualità dell’accorpamento. Tentativi finalizzati all’aumento delle dimensioni societarie potrebbero essere riservate, poi, alle società che svolgono servizi pubblici locali a rilevanza economica.
A seguito di tale selezione delle società partecipate, per tutte quelle rimanenti l’Ente dovrà segnalare nel piano le economie gestionali che ci si prefigge di applicare nel 2015; questa relazione sulla razionalizzazione delle partecipate dovrà avere un taglio tecnico (e non politico) e dovrà essere firmata dal sindaco.
Fonte: Quotidiano Enti Locali