Con il parere 11 maggio 2017 il Garante della Privacy si è nuovamente pronunciato in materia di accesso civico a dati e documenti della PA.
Il parere è stato richiesto circa l’operato di un funzionario responsabile di un Comune che, di fronte alla richiesta di accesso su documenti contabili dell’ente, ha espresso parere contrario valutando la richiesta di accesso palesemente irragionevole e massiva, oltre che atta a divulgare dati personali idonei relativi allo stato di salute e alle condizioni economiche-sociali degli interessati.
Dello stesso parere si è dimostrato il Garante, che richiamando le norme generali sul divieto di accesso e le Linee Guida in materia, ha sottolineato come la normativa vieti ai soggetti pubblici la diffusione e pubblicazione di dati personali idonei a rilevare lo stato di salute e le eventuali condizioni di disagio economico-sociale.