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2 Luglio 2015

Reverse charge: criterio di accessorietà

Secondo Confindustria (nota di aggiornamento del 22 giugno 2015) il criterio di accessorietà è determinante per decidere quali prestazioni siano assoggettabili a Reverse charge e quali, invece, debbano seguire l’IVA ordinaria:

  • In presenza di operazioni assoggettabili a Reverse charge ma accessorie ad un’altra prestazione non soggetta a Reverse, non bisogna applicare il Reverse a nessuna delle suddette operazioni.
  • In presenza di operazioni non assoggettabili a Reverse charge ma accessorie ad un’altra prestazione soggetta a Reverse, bisogna applicare il Reverse a tutte le suddette operazioni.
  • In presenza di operazioni diverse dotate ciascuna di un propria autonomia nel rapporto contrattuale, a ogni operazione si applica singolarmente il regime IVA spettante.

Anche nell’interpretazione fornita dall’Agenzia delle Entrate (circolare n. 14/2015) il principio di accessorietà riveste una posizione importante: in caso di operazioni assoggettabili a IVA ma ricomprese in un unico contratto di appalto avente ad oggetto una prestazione non soggetta a Reverse, sarà applicato a tutte le operazioni parte del contratto il regime IVA ordinario.

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