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28 Maggio 2015

Reverse charge: interventi di prima accensione di un impianto

Secondo le indicazioni fino ad ora fornite dall’Amministrazione Finanziaria, è legittimo ritenere che gli interventi di prima accensione debbano essere assoggettati a regime IVA ordinario, nel caso in cui figurino come servizio accessorio a quello principale della cessione di beni.

Pur rientrando tra i servizi di manutenzione, infatti, generalmente gli interventi di prima accessione vengono effettuati contestualmente alla cessione dell’impianto e alla relativa installazione, caratterizzandosi, quindi, come servizio meramente accessorio. A suo tempo, l’Amministrazione Finanziaria con la risoluzione n. 3600009 del 5 luglio 1976 aveva precisato che, in assenza di clausole contrattuali che obblighino l’assuntore a realizzare un quid novi rispetto all’ordinaria serie produttiva, si deve considerare contratto di vendita di beni la fornitura, anche se con posa in opera, di impianti di riscaldamento, condizionamento d’aria, infissi etc., qualora il fornitore sia lo stesso fabbricante o chi fa abitualmente commercio di detti prodotti.

Pertanto, quando l’operazione principale è costituita dalla cessione di un bene (conformemente alla definizione di cui sopra) e l’installazione ne rappresenta un servizio accessorio, l’intera operazione è da considerare nel suo complesso come cessione di beni e, quindi, soggetta a IVA ordinaria; in tal caso, anche la prima accensione figurerà come operazione assoggettata a IVA con le modalità ordinarie.

Fonte: Fiscal-Focus

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