Referto controllo di gestione
Cos’è il referto di controllo di gestione
Il referto di controllo di gestione è un documento fondamentale per gli enti locali, introdotto dall’articolo 198 del Testo Unico degli Enti locali (D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267).
La scelta del termine “referto” al posto di “report” evidenzia il carattere giuridico-amministrativo di questo strumento, che ha come obiettivo principale la rendicontazione dettagliata delle attività svolte.
Il referto, che deve essere trasmesso annualmente alla Corte dei Conti, fornisce una valutazione completa dell’attività amministrativa e gestionale dell’ente, offrendo un quadro dettagliato sull’andamento della gestione dei servizi e sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati.
Il documento fornisce una valutazione approfondita delle performance gestionali dell’ente, analizzando i risultati raggiunti, gli scostamenti rispetto agli obiettivi programmati e lo stato di attuazione dei servizi.
L’art. 197 del Tuel definisce le modalità di effettuazione del controllo di gestione, specificando l’ambito di applicazione, la periodicità, le fasi del processo e l’analisi per servizio e centro di costo.
L’invio del referto alla Corte dei Conti è finalizzato a garantire la trasparenza e l’efficienza della gestione delle risorse pubbliche, consentendo un monitoraggio costante e puntuale dell’attività degli enti locali.
Nonostante l’articolo 2, comma 1, della Legge 35/2022, esoneri i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti dalla redazione del referto di controllo di gestione, la Corte dei Conti continua a vigilare anche su questi enti.
Obiettivi del referto di controllo di gestione
Tale strumento di controllo mira a garantire il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, strettamente collegati al principio costituzionale del buon andamento della Pubblica Amministrazione, sancito dall’articolo 97 della Costituzione.
Il referto del controllo di gestione rappresenta uno strumento chiave per rendere conto delle attività svolte e dei risultati raggiunti.
Questo documento, redatto annualmente, fornisce una panoramica completa delle performance dell’ente locale, analizzando gli scostamenti rispetto agli obiettivi fissati e proponendo misure per migliorare la gestione.
Un buon referto non si limita a elencare dati e risultati, ma offre un’analisi critica che consente di individuare le cause delle eventuali inefficienze e di pianificare interventi correttivi.
Le tempistiche e le sanzioni
Il termine per l’approvazione del referto di controllo di gestione da parte degli enti locali è fissato al 31 dicembre di ogni anno.
L’analisi contenuta nel documento si basa sui dati contabili relativi all’ultimo Rendiconto approvato, garantendo così una valutazione aggiornata delle performance e della gestione economico-finanziaria dell’ente.
È importante sottolineare che tale scadenza non ha carattere perentorio, lasciando dunque una certa flessibilità agli enti nell’adempiere all’obbligo.
Inoltre, la normativa vigente non prevede alcuna sanzione per il mancato rispetto del termine stabilito, rendendo l’approvazione nei tempi più un obiettivo di buona gestione piuttosto che un obbligo stringente.
Questo aspetto, se da un lato concede margini operativi agli enti, dall’altro richiede una responsabilità gestionale per garantire trasparenza e correttezza nei processi contabili e decisionali.
Ottimizzare le tempistiche di approvazione, sebbene non obbligatorio, rappresenta comunque un segnale di efficienza e serietà amministrativa, aspetti sempre più rilevanti per la credibilità di un ente pubblico.
Principi e linee guida del controllo di gestione
La Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, con la deliberazione 23/SEZAUT/2019/FRG, ha definito le linee guida per una corretta implementazione del Controllo di Gestione negli enti locali.
Queste indicazioni si concentrano sull’importanza di monitorare il rapporto tra obiettivi prefissati e azioni effettivamente intraprese, nonché sulla necessità di analizzare la correlazione tra i costi sostenuti e i risultati ottenuti.
Come riportato nella deliberazione:
L’applicazione di questi principi consente agli enti locali di analizzare in modo sistematico la gestione delle risorse pubbliche, promuovendo una maggiore trasparenza e responsabilità amministrativa.
Strumenti operativi per il controllo di gestione
Attraverso la contabilità analitica per centri di costo, è possibile identificare con precisione i costi associati ai fattori produttivi, valutare la qualità e la quantità dei servizi forniti e, per quei servizi che generano ricavi, misurare la redditività per unità di prodotto.
Le Sezioni Regionali della Corte dei Conti, nel promuovere il Controllo di Gestione, si concentrano soprattutto sulla capacità degli enti di rispettare le prescrizioni metodologiche, piuttosto che sui risultati finali raggiunti.
Questo approccio riflette l’importanza del controllo come strumento strategico per migliorare la programmazione amministrativa e gestionale.
Per gli amministratori e i dirigenti apicali, i dati raccolti e analizzati attraverso il Controllo di Gestione rappresentano un supporto indispensabile per pianificare le azioni future, ottimizzare l’impiego delle risorse e perseguire gli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità richiesti dalla normativa e dalla buona amministrazione.
In definitiva, l’implementazione delle linee guida definite dalla Corte dei Conti costituisce non solo un obbligo di legge, ma anche un’opportunità per migliorare le performance e rafforzare la fiducia dei cittadini verso l’ente pubblico.
Quali sono i controlli previsti dal dlgs 267/2000 per gli enti locali?
Il sistema dei controlli interni negli enti locali si articola in una serie di strumenti e procedure, ciascuno con obiettivi e metodi di attuazione specifici, fondamentali per garantire la trasparenza, la regolarità e l’efficienza della gestione amministrativa.
Prima di approfondire le caratteristiche di ciascun controllo, è necessario effettuare una ricognizione preliminare.
Questa fase è essenziale per identificare quali controlli siano già operativi e quali, invece, non trovino applicazione in base alla struttura organizzativa o alla dimensione demografica dell’ente.
Questa analisi permette di ottimizzare l’implementazione dei controlli, adattandoli alle esigenze specifiche dell’organizzazione.
Il Collegio dei Revisori è uno degli organi di controllo più importanti, incaricato di verificare la regolarità della gestione finanziaria dell’ente locale. Tra i suoi principali compiti rientrano:
- La revisione contabile delle attività finanziarie.
- L’emissione di pareri obbligatori sul Bilancio di Previsione, sul Rendiconto di gestione e sugli equilibri di bilancio.
Il collegio è composto da esperti in ambito economico e contabile, nominati in conformità con le disposizioni normative.
Grazie alle loro competenze, essi rappresentano un elemento chiave per garantire trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse pubbliche.
Il controllo di gestione è uno strumento cruciale per monitorare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’azione amministrativa.
Attraverso il confronto tra obiettivi programmati e risultati ottenuti, consente di ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche.
La struttura operativa incaricata di questo controllo elabora report analitici periodici, che vengono messi a disposizione degli amministratori e dei responsabili dei servizi.
Questi report sono fondamentali per valutare l’andamento delle attività gestionali e per adottare eventuali misure correttive.
Quando si applica il controllo strategico?
Il controllo strategico, invece, si applica esclusivamente agli enti locali con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti.
Per i comuni con dimensioni demografiche inferiori, questo strumento non è obbligatorio e spesso non viene implementato.
L’obiettivo principale del controllo strategico è verificare la coerenza tra gli obiettivi programmatici, definiti nel Documento Unico di Programmazione (DUP), e i risultati effettivamente raggiunti.
Questo tipo di controllo permette di valutare l’adeguatezza delle scelte politiche e gestionali rispetto alle reali esigenze del territorio, offrendo agli amministratori una visione strategica per migliorare la pianificazione futura.
Negli enti locali dotati di dirigenti, la valutazione della performance è condotta da un nucleo di valutazione, composto da esperti nominati tramite atto ufficiale.
Questa attività segue un regolamento specifico che disciplina il ciclo della performance e prevede:
- La definizione preventiva degli obiettivi da raggiungere.
- La misurazione dei risultati.
- L’adozione di sistemi premianti per incentivare il miglioramento.
- La rendicontazione dei risultati agli organi istituzionali e ai cittadini.
Al termine del processo di valutazione, il nucleo predispone una relazione annuale che viene validata ufficialmente e rappresenta un importante documento di trasparenza.
Nei piccoli enti locali privi di dirigenti, invece, questa attività non è prevista.
Il controllo di regolarità amministrativa e contabile
Il controllo di regolarità amministrativa e contabile è cruciale per garantire che gli atti amministrativi siano conformi alle normative vigenti.
Si articola in due fasi principali:
- Fase preventiva: i responsabili di servizio verificano la conformità normativa delle proposte di deliberazione e degli atti gestionali prima della loro adozione, rilasciando pareri di regolarità tecnica e contabile.
- Fase successiva: questa fase prevede il controllo sugli atti già adottati, al fine di individuare eventuali irregolarità. Il processo è supervisionato dal Segretario Comunale, che monitora i provvedimenti adottati e verifica il rispetto delle norme e degli standard amministrativi.
Il sistema dei controlli interni negli enti locali è un pilastro fondamentale per assicurare la trasparenza amministrativa, l’ottimizzazione delle risorse e il rispetto delle normative.
Ogni controllo, sia esso di gestione, strategico o amministrativo, offre strumenti e metodi utili per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione e rispondere alle esigenze dei cittadini. Implementare correttamente queste procedure significa rafforzare la fiducia nella gestione pubblica e promuovere un’amministrazione più responsabile e performante.
La struttura ed i contenuti del referto di controllo di gestione
Il referto di controllo di gestione rappresenta un documento essenziale per analizzare e valutare la gestione amministrativa, contabile, finanziaria e organizzativa di un ente locale.
Questo strumento non solo fornisce un quadro completo della performance complessiva, ma consente anche di individuare criticità, monitorare i progressi e pianificare eventuali interventi migliorativi.
Il documento è suddiviso in diverse sezioni, ciascuna focalizzata su specifici ambiti operativi e gestionali.
Le principali sezioni del referto
- Struttura organizzativa dell’ente, include una descrizione dettagliata della composizione e del funzionamento dell’organizzazione, evidenziando i ruoli e le responsabilità dei vari organi interni.
- Pianificazione strategica e operativa, prevede l’analisi del Documento Unico di Programmazione (DUP) e del Piano Esecutivo di Gestione (PEG), strumenti fondamentali per definire gli obiettivi strategici e operativi dell’ente. Questa sezione esplora come la pianificazione sia allineata con le esigenze del territorio e con gli obiettivi di efficienza.
- Analisi dei risultati economico-finanziari e patrimoniali, la valutazione dei dati contabili, include:
- Il rispetto degli equilibri di bilancio.L’evoluzione delle entrate e delle spese.
- Gli indicatori economici e patrimoniali per misurare la sostenibilità e l’efficacia della gestione finanziaria.
- Sistema dei controlli interni, in questa sezione si approfondisce il funzionamento e i risultati dei controlli di gestione, strategici e amministrativo-contabili, evidenziandone l’efficacia nel garantire trasparenza e regolarità amministrativa.
- Monitoraggio delle partecipazioni societarie, prevede un’analisi delle società controllate e partecipate dall’ente, con particolare attenzione agli aspetti finanziari, gestionali e al rispetto degli obiettivi prefissati.
- Servizi a domanda individuale, in cui si svolge una valutazione dei servizi erogati ai cittadini, come mense scolastiche, trasporti pubblici locali o altri servizi specifici. L’obiettivo è analizzare i costi, i ricavi e il livello di soddisfazione dell’utenza.
- Gestione del PNRR, in cui si registra il monitoraggio dello stato di avanzamento dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa sezione verifica l’impatto delle iniziative sui territori, analizzando l’efficienza nella gestione delle risorse e il rispetto delle tempistiche previste.
- Valutazione delle performance, la quale include un’analisi approfondita del raggiungimento degli obiettivi prefissati, misurando la qualità e la quantità dei risultati ottenuti. Questa sezione include anche la valutazione del personale e l’applicazione di sistemi premianti per incentivare il miglioramento continuo.
L’Analisi Contabile nel Referto di Controllo di Gestione per gli Enti locali
Nel referto di controllo di gestione per gli enti locali, uno degli aspetti più rilevanti è l’analisi approfondita dei dati contabili, che vengono ripresi dall’ultimo Rendiconto finanziario approvato.
Questa analisi offre una panoramica completa sullo stato di salute finanziaria dell’ente, consentendo agli amministratori di valutare l’andamento delle risorse e individuare eventuali squilibri.
Analisi del risultato di amministrazione e degli equilibri finanziari
Il primo passo nell’analisi contabile riguarda il risultato di amministrazione, che può evidenziare un avanzo o un disavanzo, in base al confronto tra entrate e uscite.
Successivamente si esamina l’utile o perdita d’esercizio e la variazione del patrimonio netto, per comprendere come l’ente abbia gestito le risorse durante l’anno e quali effetti ciò abbia avuto sul proprio patrimonio complessivo.
Un altro strumento fondamentale in questa fase è il prospetto del risultato di amministrazione, che consente di verificare l’efficacia delle decisioni finanziarie adottate.
Un altro elemento di grande importanza nel referto è l’analisi della gestione dei residui, che permette di comprendere quanto l’andamento delle riscossioni dei crediti e la gestione dei debiti dei precedenti esercizi abbiano influenzato il risultato di amministrazione.
Questo tipo di analisi aiuta a individuare eventuali problematiche legate alla riscossione delle entrate o all’accumulo di debiti, aspetti che potrebbero compromettere la solidità finanziaria dell’ente nel medio-lungo periodo.
Inoltre, il referto include una verifica sugli equilibri finanziari, che deve essere svolta annualmente per garantire che l’ente mantenga gli equilibri tra le entrate correnti, la spesa in conto capitale e le partite finanziarie.
La costante attenzione a questi equilibri è fondamentale per evitare squilibri finanziari che potrebbero compromettere la sostenibilità economica dell’ente.
Gestione dei residui, entrate e spese
Un altro aspetto essenziale riguarda l’analisi delle entrate, che esplora gli stanziamenti, gli accertamenti e le riscossioni per garantire che le risorse previste siano effettivamente incamerate.
Questo processo consente di monitorare l’andamento delle entrate e di intervenire tempestivamente in caso di anomalie.
Similmente, l’analisi della spesa consente di visionare il trend storico triennale per ciascun titolo di spesa, evidenziando eventuali aree di inefficienza o sprechi.
Questa valutazione è utile non solo per ottimizzare la gestione delle risorse, ma anche per prendere decisioni informate in vista dei futuri bilanci.
Infine, un’altra parte cruciale del referto riguarda l’analisi dell’indebitamento dell’ente e delle entrate da accensione di prestiti.
Un esame approfondito di questi aspetti consente di monitorare l’esposizione finanziaria dell’ente e la sostenibilità dei suoi debiti nel tempo.
La gestione dell’indebitamento è un fattore determinante per garantire la capacità dell’ente di far fronte agli impegni futuri senza compromettere la propria stabilità economica.
A chi si rivolge il referto di controllo di gestione
Il referto di controllo di gestione è uno strumento cruciale per fotografare lo stato di salute finanziario e gestionale di un ente locale, permettendo di monitorare le performance e identificare aree di miglioramento. I destinatari principali del referto sono:
- Amministratori locali: Sindaco, assessori e giunta comunale utilizzano il referto per avere una visione chiara della situazione finanziaria e valutare l’efficacia delle politiche adottate, pianificando interventi strategici.
- Responsabili dei servizi: Dirigenti e responsabili di settore monitorano i risultati, analizzano eventuali criticità e adottano misure correttive, migliorando la gestione operativa e l’efficienza dei servizi.
- Corte dei Conti: La Sezione Regionale di Controllo verifica annualmente, ai sensi dell’articolo 198-bis del TUEL, la correttezza e completezza del referto, assicurando il rispetto delle normative vigenti.
- Collegio dei Revisori: Riceve il referto per vigilare sulla regolarità contabile e finanziaria dell’ente, fornendo osservazioni utili agli amministratori per migliorare la gestione.
- Altri Stakeholder: In alcuni casi, il documento è condiviso con consiglieri comunali, cittadini o associazioni, promuovendo trasparenza e partecipazione civica.
L’utilità del referto di controllo di gestione
Il referto di controllo di gestione è uno strumento indispensabile per garantire una gestione finanziaria responsabile e ottimizzare l’efficienza operativa degli enti locali.
Questo documento non solo monitora costantemente l’andamento della gestione, ma supporta anche la programmazione strategica, favorisce la trasparenza e permette di valutare l’efficacia delle politiche pubbliche.
Uno degli scopi principali del referto è fornire una panoramica completa e aggiornata della situazione finanziaria dell’ente.
Grazie all’analisi dei dati contabili e gestionali:
- Gli amministratori e i responsabili di servizio possono verificare in tempo reale lo stato delle attività e individuare eventuali criticità o squilibri finanziari.
- È possibile implementare azioni correttive mirate, riducendo sprechi e inefficienze.
Questo monitoraggio costante rappresenta la base per una gestione consapevole e per il miglioramento continuo delle attività amministrative.
Il referto riveste un ruolo cruciale nella responsabilizzazione di amministratori e dirigenti, poiché consente di confrontare i risultati raggiunti con gli obiettivi programmati. Tale analisi consente di:
- Misurare l’efficacia delle politiche pubbliche adottate.
- Identificare le buone pratiche da replicare e, al contempo, correggere eventuali scelte poco efficaci.
- Incentivare una gestione più orientata ai risultati, premiando le performance virtuose e favorendo un miglior utilizzo delle risorse pubbliche.
Programmazione strategica e trasparenza amministrativa
Il referto di controllo di gestione è uno strumento essenziale per la programmazione strategica degli enti locali.
Attraverso l’analisi dei dati storici e delle tendenze, il referto consente di:
- Definire con maggiore precisione gli obiettivi strategici.
- Progettare piani d’azione mirati per raggiungere tali obiettivi, ottimizzando il rapporto tra risorse impiegate e risultati attesi.
- Prevedere scenari futuri e pianificare interventi che rispondano alle esigenze specifiche del territorio, migliorando l’efficacia delle politiche locali.
Grazie a un approccio basato sui dati, il referto rappresenta una guida per gli amministratori, che possono così orientare le proprie scelte verso una gestione più efficace e lungimirante.
Uno degli aspetti più rilevanti del referto è la sua capacità di promuovere la trasparenza amministrativa.
Rendendo pubblici i dati relativi ai risultati conseguiti e alle risorse utilizzate, il referto:
- Fornisce ai cittadini una visione chiara dell’operato dell’ente.
- Favorisce la partecipazione attiva della comunità al dibattito pubblico.
- Rafforza la fiducia nei confronti dell’ente, dimostrando un impegno verso una gestione responsabile e trasparente delle risorse pubbliche.
Grazie alle sue molteplici funzionalità, il referto di controllo di gestione è uno strumento chiave per una governance efficace degli enti locali.
In sintesi, esso permette di:
- Monitorare costantemente l’andamento della gestione e migliorare l’efficienza operativa.
- Valutare le politiche pubbliche in modo critico e orientato ai risultati.
- Supportare la programmazione strategica, basandosi su dati concreti e previsioni accurate.
- Promuovere la trasparenza, rendendo accessibili le informazioni a tutti gli stakeholder, inclusi i cittadini.
Un referto ben strutturato e aggiornato contribuisce non solo a ottimizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche, ma anche a migliorare il rapporto tra l’amministrazione e la comunità, rafforzando i principi di efficienza, efficacia e trasparenza che sono alla base di una buona amministrazione.
Conclusioni
Il referto di controllo di gestione non è solo uno strumento di rendicontazione interna, ma anche un mezzo fondamentale per garantire trasparenza verso i cittadini.
Attraverso dati chiave, indicatori di performance e valutazioni critiche, consente agli amministratori di prendere decisioni informate e di migliorare continuamente la gestione pubblica.
Un’attenzione particolare è dedicata al monitoraggio delle risorse e alla valutazione dei risultati rispetto agli obiettivi strategici.
Questo approccio consente agli enti locali di dimostrare un uso responsabile e consapevole delle risorse pubbliche, rafforzando così la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione.
In conclusione, il referto di controllo di gestione rappresenta una guida essenziale per migliorare l’efficienza operativa e la qualità dei servizi erogati, favorendo un’amministrazione sempre più orientata ai risultati e alle esigenze del territorio.