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16 Maggio 2014

Finanziario – Patronage

I limiti posti alla capacità di indebitamento degli Enti, con l’estensione  del passivo da conteggiare a quello “prestato” a partecipate o controllate, a fatto sì che nuovi strumenti si affacciassero sul mondo della finanza locale.

Uno di questi è rappresentato dalla “lettere di patronage”.

Questo documento altro non è che una raccomandazione finalizzata a rafforzare le garanzie del soggetto che si trova a dover chiedere la concessione di un nuovo finanziamento, o affidamento, oppure stia operando per il rinnovo degli spazi precedentemente concessi.

Gli attori di questa pratica sono:

  • il  soggetto dichiarante, denominato PATROCINANTE,
  • il soggetto “raccomandato”, identificato come PATROCINATO
  • l’istituto bancario o ente creditizio che deve concedere o rinnovare gli affidamenti/finanziamenti.

Si possono distinguere poi due tipi di operazione differenti:

  • patronage debole: in questo caso il patrocinante fornisce informazioni finalizzate a rassicurare il terzo rispetto la solvibilità o la solidità economico-finanziaria del patrocinato,
  • patronage forte: il patrocinante riveste un ruolo maggiormente attivo impegnandosi a garantire, se non la solvibilità degli impegni presi dal terzo, almeno le sue condizioni economiche e la capacità di soddisfacimento degli obblighi assunti.

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