Gestione dei flussi di cassa: un nodo cruciale per la stabilità finanziaria degli enti
Una gestione attenta dei flussi di cassa è essenziale per garantire la stabilità finanziaria degli enti e il rispetto degli obiettivi di bilancio, riducendo il rischio di crisi di liquidità. La Corte dei Conti lo ribadisce con forza nella delibera 7/2025, dedicata al bilancio di previsione 2025-2027, evidenziando la necessità di un monitoraggio costante.
Uno strumento chiave in questo processo è il questionario della Corte dei Conti, che guiderà le verifiche sui bilanci previsionali e aiuterà a individuare eventuali criticità. Le risposte fornite saranno decisive per impostare l’assestamento di bilancio, da finalizzare entro il 31 luglio.
La gestione finanziaria degli enti pubblici non può più permettersi distrazioni: il controllo dei flussi di cassa non è solo una formalità, ma una leva strategica per evitare squilibri e garantire una programmazione sostenibile.
Il Focus della Corte dei Conti sugli Equilibri di Cassa
La Corte dei Conti ha posto un’attenzione particolare sugli equilibri di cassa e sul rispetto dei tempi di pagamento nel questionario destinato ai revisori dei conti. Un aspetto centrale è la verifica dell’attendibilità del Piano annuale dei flussi di cassa (PAFC), introdotto dall’articolo 6, comma 1 del D.L. n. 155/2024, che diventa obbligatorio dal 2025 con approvazione fissata entro il 28 febbraio di ogni anno.
Il PAFC prevede un cronoprogramma trimestrale di incassi e pagamenti basato su previsioni aggiornate. Tuttavia, la sua elaborazione non può essere delegata unicamente al responsabile finanziario, ma deve coinvolgere tutti i responsabili dei servizi dell’ente, affinché le previsioni siano quanto più accurate e aderenti alla realtà.
A supporto di questo processo, Arconet (Mef-RGS) ha pubblicato il modello ufficiale del PAFC il 13 gennaio 2025, il quale prevede una comparazione tra le previsioni e i flussi di cassa reali dello stesso trimestre dell’anno n-2, rilevati dal Siope (per il 2025, i dati di riferimento saranno quelli del 2023).
L’aggiornamento del questionario della Corte punta a individuare eventuali criticità e garantire che il PAFC sia attendibile e coerente con le previsioni di cassa del bilancio. Questa nuova attenzione ai dettagli rappresenta un passo avanti per rafforzare la solidità finanziaria degli enti e prevenire squilibri che potrebbero compromettere la loro operatività.
Rischi e Utilizzo di Fondi Vincolati e Anticipazioni di Tesoreria
Il questionario della Corte dei Conti punta a individuare eventuali criticità che potrebbero portare all’utilizzo di fondi vincolati o anticipazioni di tesoreria già nella fase previsionale. L’obiettivo è distinguere tra una gestione fisiologica dei flussi di cassa – legata a normali sfasamenti tra entrate e uscite – e segnali di una potenziale crisi di liquidità.
Uno dei principali rischi è rappresentato da previsioni di cassa inaffidabili, che potrebbero portare a una spesa eccessiva senza una reale copertura finanziaria. Per questo motivo, il controllo dell’organo di revisione sugli equilibri di cassa si concentra su due aspetti fondamentali:
- L’attendibilità del Piano annuale dei flussi di cassa (PAFC), verificando che le stime siano realistiche e basate su dati concreti.
- La coerenza tra il PAFC e le previsioni di cassa del bilancio, evitando discrepanze che potrebbero minare la sostenibilità finanziaria dell’ente.
Monitorare questi aspetti è essenziale per prevenire situazioni di stress finanziario e garantire una gestione responsabile delle risorse pubbliche.
L’Impatto del PNRR e le Aree Chiave di Verifica
La Corte dei Conti ha acceso i riflettori anche sull’impatto dei progetti finanziati con le risorse del PNRR sui saldi di cassa e sui possibili ritardi nei pagamenti. I revisori sono chiamati a valutare eventuali criticità o anomalie, indicando se siano state risolte nel documento definitivo approvato dal Consiglio.
Nel bilancio preventivo, particolare attenzione sarà rivolta a diverse potenziali criticità, tra cui:
- Errori nella contabilizzazione del fondo pluriennale vincolato e dei cronoprogrammi di spesa.
- Errata gestione dei contributi a rendicontazione, con il rischio di squilibri finanziari.
- Sovrastima delle entrate, che può creare false aspettative sulla disponibilità di risorse.
- Sottostima del Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), che potrebbe compromettere la sostenibilità del bilancio.
- Sottostima del Fondo garanzia debiti commerciali (FGDC), con conseguenti problemi nei pagamenti ai fornitori.
- Previsioni errate sui flussi di cassa, che possono portare a tensioni di liquidità.
- Gestione scorretta di eventuali disavanzi, con rischi per la stabilità finanziaria dell’ente.
La verifica di questi aspetti è cruciale per garantire che il bilancio sia realistico e sostenibile, evitando squilibri che potrebbero compromettere l’operatività dell’ente.
Armonizzazione Contabile e Stabilità Finanziaria
L’armonizzazione contabile resta un pilastro fondamentale per garantire la stabilità finanziaria degli enti, soprattutto alla luce delle difficoltà persistenti nella gestione delle obbligazioni secondo il principio della competenza potenziata.
Sebbene la riforma Accrual stia introducendo un nuovo modello contabile, la contabilità finanziaria manterrà comunque la sua funzione autorizzatoria, confermando il suo ruolo chiave nella gestione delle risorse pubbliche.
Nel bilancio 2025, l’attenzione sulla corretta applicazione dei principi di armonizzazione contabile rimane alta, a conferma della necessità di una gestione rigorosa e coerente con le norme, per evitare squilibri e garantire una programmazione finanziaria sostenibile.
Conclusioni
Un Piano annuale dei flussi di cassa attendibile e coerente con le previsioni di bilancio è essenziale per garantire la stabilità finanziaria degli enti. Un monitoraggio costante e rigoroso dei flussi, unito a previsioni realistiche, consente di evitare crisi di liquidità che potrebbero compromettere la capacità dell’ente di rispettare i propri impegni finanziari.
L’attenzione della Corte dei Conti e le recenti normative puntano proprio a rafforzare questo aspetto, promuovendo maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. Tra le misure chiave, rientra l’impegno per ridurre i tempi di pagamento, in linea con la milestone M1C1-72 bis del PNRR.
Per aumentare l’attendibilità delle previsioni finanziarie, la Corte ha deciso di rafforzare la fase di programmazione, introducendo un sistema di verifica basato sui dati Siope relativi a riscossioni e pagamenti dell’anno n-2. Questo approccio permette di allineare le previsioni di cassa alla realtà operativa, riducendo il rischio di squilibri e garantendo una gestione più solida e sostenibile.