naviga tra gli articoli
bilancio di previsione
controllo di gestione
monitoraggio
Condividi l'articolo
25 Settembre 2024

Il controllo di gestione e il bilancio di previsione negli enti locali

Che cosa hanno in comune il controllo di gestione ed il bilancio di previsione negli enti locali?

Il controllo di gestione e il bilancio di previsione rappresentano due pilastri fondamentali nella gestione degli enti locali, interconnessi tra loro al fine di garantire un utilizzo efficiente delle risorse pubbliche.

Il bilancio di previsione è lo strumento programmatico con cui l’ente locale stabilisce le proprie entrate e spese per il triennio di riferimento, in conformità con le disposizioni del Decreto Legislativo 118/2011.

Esso ha l’obiettivo di pianificare le risorse finanziarie in modo coerente con gli obiettivi strategici dell’ente.

Il controllo di gestione, invece, è il processo attraverso cui l’ente monitora l’attuazione delle previsioni del bilancio, verificando che le risorse siano utilizzate in maniera efficiente ed efficace rispetto agli obiettivi prefissati.

La normativa in materia di contabilità armonizzata (sempre D.Lgs. 118/2011) evidenzia l’importanza del controllo di gestione, integrandolo con il sistema di bilancio, poiché permette di confrontare i risultati ottenuti con le previsioni iniziali, identificando eventuali scostamenti.

In sintesi, il bilancio di previsione rappresenta la fase pianificatoria, mentre il controllo di gestione si occupa della fase attuativa e di monitoraggio continuo, assicurando che le attività dell’ente locale siano allineate con gli obiettivi stabiliti e che le risorse pubbliche siano utilizzate al meglio.

Entrambi gli strumenti sono indispensabili per una gestione finanziaria trasparente e responsabile, contribuendo al miglioramento continuo dei servizi offerti ai cittadini.

Come possono, il controllo di gestione ed il bilancio di previsione, interagire e aiutare l’ente locale?

Il controllo di gestione e il bilancio di previsione, se ben coordinati, costituiscono un sistema sinergico che permette agli enti locali di operare in modo più efficiente e trasparente.

Il bilancio di previsione stabilisce le linee guida economiche e finanziarie dell’ente per un determinato periodo, definendo gli obiettivi strategici e le risorse disponibili.

Il controllo di gestione, dal canto suo, permette di monitorare costantemente l’attuazione di tali previsioni, verificando che le risorse stanziate siano utilizzate in maniera coerente e ottimale.

Questa interazione diventa particolarmente efficace quando il controllo di gestione si basa sui dati del bilancio di previsione per effettuare un monitoraggio continuo e dinamico delle attività.

Grazie a questo meccanismo, l’ente locale può rilevare tempestivamente eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto realizzato, intervenendo prontamente con azioni correttive.

Ad esempio, se il monitoraggio evidenzia un’inefficienza nella gestione di una specifica area, è possibile riallocare risorse o modificare la strategia per evitare sprechi.

L’interazione tra controllo di gestione e bilancio di previsione permette all’ente di rendicontare in modo più trasparente verso i cittadini, garantendo che i fondi pubblici siano impiegati per il raggiungimento degli obiettivi strategici.

Questo contribuisce non solo a migliorare la gestione delle risorse, ma anche a rafforzare la fiducia verso le istituzioni locali.

Il monitoraggio parte dalle previsioni

Il bilancio di previsione è la base da cui prende avvio l’intero processo di controllo e monitoraggio negli enti locali.

Attraverso le previsioni finanziarie e programmatiche, l’ente stabilisce gli obiettivi da raggiungere e le risorse da utilizzare nel corso del periodo di riferimento.

Queste previsioni non sono meri numeri, ma veri e propri strumenti di pianificazione strategica, che permettono di impostare un quadro chiaro delle azioni da intraprendere e dei risultati attesi.

Il controllo di gestione si innesta su questo quadro previsionale, trasformando gli obiettivi teorici in monitoraggio concreto delle attività.

Grazie al bilancio di previsione, l’ente locale è in grado di fissare parametri di performance e indicatori che saranno poi utilizzati per verificare l’efficacia e l’efficienza delle operazioni. In altre parole, il monitoraggio delle attività è possibile proprio perché il bilancio di previsione fornisce una base solida di riferimento. Il confronto tra i dati previsionali e quelli reali consente di misurare la capacità dell’ente di rispettare quanto pianificato e, in caso di scostamenti, di identificare le cause di tali differenze.

Il Decreto Legislativo 118/2011, evidenzia l’importanza della coerenza tra bilancio di previsione e controllo di gestione, stabilendo che le previsioni finanziarie devono essere affiancate da previsioni riguardanti la performance dell’ente.

In tal senso, il bilancio di previsione diventa un documento di monitoraggio a tutti gli effetti, poiché ogni voce di spesa e di entrata è legata a un obiettivo specifico che verrà valutato nel corso dell’esercizio.

Il monitoraggio inizia con l’approvazione del bilancio di previsione e prosegue lungo tutto il ciclo di gestione dell’ente locale, tramite l’analisi periodica dei risultati.

Ad esempio, una delle pratiche più comuni è il confronto tra gli stanziamenti iniziali e le effettive erogazioni di spesa o entrate realizzate, un processo che permette all’amministrazione di intervenire in maniera tempestiva, rivedendo le proprie priorità o strategie.

Ottimizzare il controllo di gestione attraverso il bilancio di previsione: pratiche e consigli

Per garantire un efficace controllo di gestione negli enti locali, è fondamentale partire da una solida costruzione del bilancio di previsione.

Questo documento, oltre a delineare le linee guida economico-finanziarie dell’ente, deve essere progettato in modo da agevolare il monitoraggio e l’attuazione delle politiche gestionali.

Vediamo nel pratico come agire su previsioni, accantonamenti, stanziamenti e accertamenti per sviluppare un controllo di gestione ottimale.

1. Previsioni realistiche e dettagliate

Il punto di partenza per un buon controllo di gestione è una previsione finanziaria il più possibile precisa e basata su dati attendibili. Previsioni eccessivamente ottimistiche o sottostimate possono portare a gravi squilibri durante l’esercizio, compromettendo la capacità dell’ente di raggiungere i suoi obiettivi. Per evitare ciò, è consigliabile analizzare attentamente le tendenze storiche delle entrate e delle spese, considerare l’andamento economico generale e le condizioni specifiche dell’ente. Strumenti come il rendiconto finanziario degli anni precedenti possono fornire indicazioni utili per effettuare previsioni coerenti e attendibili.

2. Accantonamenti prudenziali

Uno degli aspetti chiave nella gestione finanziaria è prevedere adeguati accantonamenti per far fronte a imprevisti o passività potenziali. Gli accantonamenti, come il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), previsto dal D.Lgs. 118/2011, sono essenziali per garantire la stabilità finanziaria dell’ente locale. Tali fondi devono essere calcolati in modo prudenziale, considerando il tasso di riscossione delle entrate e i possibili rischi associati alla loro esigibilità. Un accantonamento inadeguato potrebbe costringere l’ente a intervenire su altre risorse durante l’anno, con conseguenze negative sulla capacità di spesa.

3. Stanziamenti coerenti con gli obiettivi strategici

Gli stanziamenti di bilancio devono essere strettamente correlati agli obiettivi strategici dell’ente locale, stabiliti durante la fase di programmazione. È importante garantire che le risorse assegnate a ciascun settore o progetto siano sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi, evitando di frammentare eccessivamente le risorse a disposizione. Per fare questo, il principio da seguire è quello della priorità: le aree che hanno un impatto più significativo sulla qualità dei servizi pubblici o che rispondono a necessità urgenti dovrebbero ricevere un’allocazione più consistente di fondi. Lo strumento del Piano esecutivo di gestione (PEG) è utile per definire chiaramente la ripartizione delle risorse e le responsabilità di ciascun ufficio o settore.

4. Monitoraggio costante degli accertamenti e degli impegni

Una buona pratica per mantenere sotto controllo la gestione finanziaria è il monitoraggio regolare degli accertamenti (entrate) e degli impegni (uscite). Gli accertamenti devono essere registrati in modo tempestivo e accurato, per garantire che l’ente abbia una visione reale delle risorse effettivamente disponibili. Allo stesso modo, gli impegni di spesa devono essere assunti solo quando esistono le coperture finanziarie effettive, rispettando il principio di equilibrio di bilancio. Effettuare controlli periodici sulle entrate effettive rispetto a quelle previste consente di intervenire rapidamente qualora vi siano scostamenti significativi, evitando situazioni di squilibrio finanziario.

5. Adattamenti e revisione in corso d’opera

Il bilancio di previsione non è un documento statico. Durante l’esercizio finanziario, è fondamentale adattarsi ai cambiamenti economici o gestionali che possono verificarsi. Le variazioni di bilancio, quando necessarie, devono essere effettuate in modo tempestivo e ponderato, rispettando le procedure previste dalla normativa e senza compromettere l’equilibrio complessivo. Il monitoraggio continuo e il confronto tra i risultati ottenuti e gli obiettivi prefissati consentono all’ente di rivedere le priorità e gli stanziamenti, se necessario, attraverso assestamenti o variazioni di bilancio.

6. Coinvolgimento dei responsabili di settore

Infine, per uno sviluppo efficace del controllo di gestione, è essenziale coinvolgere i responsabili di settore nella fase di previsione e durante tutto il processo di monitoraggio. Ciascun responsabile deve essere consapevole delle risorse assegnate e degli obiettivi da raggiungere, garantendo una gestione consapevole e oculata delle risorse a sua disposizione. Questo approccio decentralizzato permette di migliorare l’efficienza operativa e di responsabilizzare i diversi uffici dell’ente.

Conclusioni

In conclusione, un bilancio di previsione ben strutturato e monitorato consente all’ente locale di operare in maniera più efficiente e di raggiungere i propri obiettivi strategici. Con previsioni realistiche, accantonamenti adeguati, stanziamenti mirati e un monitoraggio costante, è possibile sviluppare un sistema di controllo di gestione efficace, capace di garantire una gestione sostenibile e trasparente delle risorse pubbliche.

Articoli correlati

Scorri i documenti