Con la Circolare n. 2/2016, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di esempi di attrezzature che, in quanto imbullonati, sono interessati dall’esenzione IMU/TASI a partire dal 2016:
turbine, pale eoliche, pannelli fotovoltaici delle centrali elettriche (purché non integrati nel tetto o nelle pareti), macchinari, carroponti, gru, robot, forni delle industri manifatturiere, altoforni nelle industrie siderurgiche, cabine, funi, motori e tutti i sistemi di trazione degli impianti di risalita, giostre e attrazioni che integrano parti mobili.
Per poter modificare la rendita catastale dei fabbricati ad uso produttivo escludendone gli impianti funzionali all’attività di produzione, le imprese devono fare richiesta di revisione della “stima diretta” e presentare atti di aggiornamento catastale. A tal fine viene resa disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate una versione aggiornata del software Docfa per la dichiarazione delle unità immobiliari urbane al Catasto Edilizio Urbano.
Il taglio di gettito derivante da questa novità tributaria è stato calcolato in un importo pari a 766 milioni, di cui 155 milioni a carico dei Comuni. Tale somma, tuttavia, sarà indennizzata agli Enti Locali dallo Stato. Per tale motivo, dunque, è necessario che ogni Comune effettui un censimento per la rilevazione precisa del mancato gettito relativo a ciascun immobile. Sulla base di tali dati, infatti, sarà determinata la redistribuzione del “rimborso” (escluso dai meccanismi del fondo di solidarietà comunale).