In conseguenza della riforma del regime sanzionatorio (DLgs. n. 158/2015), in vigore a partire dal 2016, diventa obbligatoria (e non più facoltativa) anche per gli uffici degli Enti Locali l’applicazione della sanzione per recidiva al verificarsi di due violazioni della medesima indole commesse nell’arco di un triennio.
Per “violazione della medesima indole” si intendono non solo violazioni riferite alla medesima disposizione, bensì anche violazioni riferite a disposizioni diverse ma assimilabili (ad es. omessa o infedele dichiarazione IMU e omessa o infedele dichiarazione TARI).
La recidiva prevede che alla seconda violazione venga comminata una sanzione aumentata della metà (ad es. in caso di due infedeltà dichiarative, la sanzione da applicare oscillerà tra il 75% e il 150%, essendo la sanzione base compresa tra il 50% e il 100%).
In virtù del principio del favor rei, l’applicazione della recidiva sarà possibile esclusivamente a patto che la prima violazione rilevante si sia verificata a partire dal 2016.