Si possono definire ‘spese di rappresentanza’ quelle “effettuate allo scopo di promuovere l’immagine dell’ente pubblico, mediante attività rivolte all’esterno” (Parere 5 marzo 2015, n. 59/2015, Sezione regionale di controllo dell’Emilia Romagna).
Tali spese, dunque, differiscono da quelle rientranti nel concetto di ‘pubblicità’: ossia le attività “mediante le quali l’ente locale porta all’esterno della propria struttura notizie, come quelle riguardanti la comunicazione istituzionale o le informazioni funzionali alla promozione dei servizi pubblici e delle modalità di fruizione degli stessi da parte della collettività” (ibidem).
Nell’ambito delle spese di rappresentanza, cruciale è lo scopo promozionale dell’immagine dell’ente; inoltre, è utile specificare che tali spese possono essere indirizzate sia ad autorità, sia alla cittadinanza.
Alcuni esempi concreti di spese di rappresentanza:
- spese di acquisto e spedizione di biglietti augurali in occasione di nomine e festività, indirizzati ad autorità o a singoli cittadini
- spese per l’acquisto e la spedizione di biglietti di benvenuto ai nuovi residenti
- biglietti augurali ai nuovi nati.
Fonte: Quotidiano Enti Locali
Al seguente link è possibile consultare il parere 59/2015, Sezione regionale di controllo dell’Emilia Romagna: