Fiscale – Iva e nuova territorialità

Il 17 marzo 2012 sono entrate in vigore le novità introdotte dalla legge 217/2011 inerenti:

• l’obbligatorietà delle integrazioni delle fatture UE;
• l’individuazione del momento di effettuazione delle prestazioni di servizi Intra ed Extra UE.

Il recepimento della legge “Comunitaria 2010” comporta delle novità anche per le pubbliche amministrazioni.

Vediamo come sia intervenuta una variazione rispetto all’individuazione del momento impositivo delle prestazioni di servizi con soggetti non residenti, per cui queste, in applicazione ai casi individuati dalla normativa, si considereranno effettuate:

• nel momento in cui saranno ultimate;
• se di carattere ripetitivo o periodico alla data di maturazione dei corrispettivi;
• se il pagamento della prestazione anticipa i momenti sopra individuati si dovrà prendere come riferimento questo periodo.

Sempre nel rispetto della normativa comunitaria si rileva come il committente italiano che si trova a pagare un corrispettivo per dei servizi ricevuti da un soggetto UE dovrà procedere con l’integrazione della fattura ricevuta, senza la possibilità di redigere, in alternativa, un’autofattura. La redazione dell’autofattura resta obbligatoria nel caso in cui la controparte sia un soggetto extra UE.

Avviandoci alla conclusione dell’approfondimento vediamo come ci si deve comportare nel caso in cui il prestatore del servizio non emetta la fattura a fronte della conclusione del lavoro o del pagamento ricevuto:

• se il prestatore appartiene all’UE, e nel caso in cui entro il mese successivo dal verificarsi di uno dei due eventi sopra richiamati l’Ente non riceva il documento fiscale, dovrà allora produrre autofattura, all’interno della quale indicherà la partita iva europea del fornitore, ed avrà due ulteriori mesi di tempo per ricevere la fattura dal fornitore;
• nel caso in cui il fornitore sia extra UE si ricorre invece all’emissione dell’autofattura in concomitanza con l’individuazione esatta del momento impositivo.