Quali sono le principali domande che i contribuenti rivolgono ai Comuni?
Se nel precedente articolo abbiamo trattato le domande più frequenti poste in ambito Imu, di seguito procederemo a elencare le FAQ riguardanti la Tassa sui rifiuti (TARI).
Cos’è la TARI? Tari è l’acronimo di Tassa Rifiuti, la nuova imposta comunale istituita con la Legge di stabilità 2014, in sostituzione della vecchia Tares.
Chi paga la TARI? Devono pagare, in quanto soggetti passivi, tutti coloro che occupano locali ed aree scoperte, a qualsiasi titolo utilizzate, situate nel territorio comunale.
Come e quando si paga la TARI? La TARI si paga in due rate, tramite l’utilizzo del modello F24, recapitato a casa direttamente dal gestore.
Cosa succede se siamo più comproprietari? Nel caso di multiproprietà, la responsabilità del tributo è attribuita al soggetto che gestisce i servizi comuni, fermo restando il suo diritto a richiedere il rimborso dell’importo versato in misura percentuale ad ogni effettivo detentore.
Continuo a ricevere gli avvisi Tari, ma non abito in quell’immobile da anni, cosa devo fare? L’ufficio Anagrafe non vi ha comunicato nulla? No, la cancellazione non può essere effettuata d’ufficio sulla base di denunce anagrafiche. Perciò, i proprietari sono tenuti ad effettuare una denuncia al Comune, tramite la compilazione di appositi moduli di cessazione. Dal giorno successivo alla denuncia, la Tari non sarà più dovuta. (Attenzione: nella situazione inversa, ovvero in caso di inizio occupazione/detenzione la denuncia va fatta entro il 30 giugno dell’anno successivo).
Se un immobile, di cui sono proprietario, resta vuoto, ma comunque allacciato ad un’utenza idrica e/o elettrica singola o condominiale, posso presentare una denuncia di cessazione Tari? L’immobile deve versare in condizioni di obiettiva inutilizzabilità, quindi non deve avere utenze attive e non deve avere arredi/suppellettili.
Perché devo pagare la Tari per la cantina e/o garage? Che quantità di rifiuti possono mai produrre? Inoltre, è sprovvisto di allaccio all’utenza elettrica. Una recente sentenza della Cassazione (Cass. n. 23058 del 17 settembre 2019), stabilisce che la tassa è dovuta su questi immobili, anche nel caso in cui essi non siano allacciati alla rete elettrica. Precisamente si esprime in questi termini: “non si vede sotto quale profilo la destinazione di locali a cantine o a garage potrebbe farli considerare esclusi dalla possibilità di produrre rifiuti”.
Il soggetto passivo dell’immobile a ruolo Tari è deceduto. L’abitazione resta non utilizzata, ma comunque a disposizione della famiglia. Chi deve pagare il tributo? Come nel caso di immobili disabitati, al fine di non essere iscritti a ruolo, l’immobile deve versare in condizioni di obiettiva inutilizzabilità. In caso contrario sarebbe opportuno volturare la posizione a carico di uno degli eredi. In assenza di voltura, gli avvisi di pagamento saranno inviati ad uno degli eredi, in virtù del vincolo di solidarietà esistente tra coobbligati.
Ho un debito relativo a più avvisi, posso fare un’unica istanza di rateizzazione? No, bisogna procedere alla rateizzazione di ogni singolo avviso.
Cos’è la Tefa? Perché devo pagare questo ulteriore tributo? Istituita dall’articolo 19 del Dlgs.504/92, “la TEFA è il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente, la cui percentuale determinata dalla Provincia, viene riversata alla stessa dal Comune”.
A fine mese effettuerò una ristrutturazione del mio immobile, posso beneficiare di una sospensione dal tributo? Si, a condizione che l’intervento comprometta il regolare utilizzo dell’immobile. Al fine di ottenere la sospensione del tributo, è necessario presentare al concessionario apposita richiesta, con allegata copia della CILA protocollata. Per riattivare la contribuzione, bisogna esibire al concessionario la copia della comunicazione di fine lavori.
Di Denise Di Fiore