Il Fondo Opere Indifferibili 2023
Il Fondo Opere Indifferibili
La legge di bilancio 2023 (L. 29 dicembre 2022 n. 197 – Gazzetta Ufficiale) disciplina, ai commi 369-379 dell’articolo 1, l’accesso alle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili per l’anno 2023.
Ricordiamo che questo Fondo è stato progettato per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, registrati a seguito dell’aggiornamento dei prezzari regionali.
Il Fondo Opere Indifferibili e i prezzari regionali
I prezzari regionali, adeguati con l’aggiornamento infrannuale previsto dall’articolo 26, comma 2, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, possono essere utilizzati fino al 31 marzo 2023. Per le medesime finalità, le regioni, entro il 31 marzo 2023, procedono all’aggiornamento dei prezzari regionali. In caso di inadempienza da parte delle regioni, i prezzari sono aggiornati, entro i successivi quindici giorni, dalle competenti articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentite le regioni interessate.
Per fronteggiare i maggiori costi derivanti dall’aggiornamento dei prezzari le stazioni appaltanti devono preliminarmente procedere alla rimodulazione delle somme a disposizione indicate nel quadro economico degli interventi. Per le medesime finalità, le stazioni appaltanti possono, altresì, utilizzare le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza delle medesime stazioni appaltanti e per i quali siano stati eseguiti i relativi collaudi o emessi i certificati di regolare esecuzione, nel rispetto delle procedure contabili della spesa e nei limiti della residua spesa autorizzata disponibile alla data di entrata in vigore della presente legge.
Il Fondo Opere Indifferibili nella legge di Bilancio
Il comma 370, in particolare, prevede che “agli interventi degli enti locali finanziati con risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (…) è preassegnato, in aggiunta all’importo assegnato con il relativo decreto di assegnazione, un contributo calcolato nella misura del 10 per cento dell’importo di cui al citato decreto. Alla preassegnazione accedono, su base semestrale, gli enti locali attuatori (…) che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023”.
Lo stesso comma prevede, inoltre, che sul sito internet istituzionale dell’amministrazione statale finanziatrice (Ministero della cultura, Ministero dell’interno, Ministero dell’istruzione…) venga pubblicato l’elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della suddetta preassegnazione completo dei codici unici di progetto (CUP).
Esemplificando in merito ad alcuni interventi finanziati tramite il Ministero dell’interno vediamo come vi rientrino gli enti locali attuatori degli interventi relativi alle seguenti misure del PNRR:
- M2C4 I2.2 (Medie opere): contributo ex articolo 1 comma 139 ss. L. 145/2018 (decreti di assegnazione del 23/02/2021 e 08/11/2021);
- M5C2 I2.1 (Rigenerazione urbana): contributo ex articolo 1 comma 42 ss. Legge n.160/2019 (decreto di assegnazione del 30/12/2021);
- M5C2 I2.2 (Piani urbani integrati): contributo ex articolo 21 decreto-legge n. 152/2021 (decreto di assegnazione del 22/04/2022 e successive modifiche).
A tal proposito, con gli elenchi allegati al presente comunicato sono stati individuati gli enti potenzialmente beneficiari del contributo in esame che devono confermare l’interesse alla preassegnazione accedendo all’apposita piattaforma Regis. Nello specifico:
- Allegato 1 relativo all’articolo 1 comma 139;
- Allegato 2 relativo all’articolo 1 comma 42;
- Allegato 3 relativo all’articolo 21.
Gli enti locali potranno visualizzare su Regis i CUP per i quali è previsto il contributo del Fondo in parola preassegnato.
Il Fondo Opere Indifferibili e la preassegnazione
L’ente locale che ritiene sufficiente la preassegnazione del 10 per cento e che andrà a gara nel periodo 1 gennaio 2023 – 30 giugno 2023, può confermare la preassegnazione accedendo alla piattaforma Regis; la mancata conferma nei tempi stabiliti (20 giorni dalla data di pubblicazione dell’elenco sul sito internet), equivale a rinuncia alla preassegnazione e, in tal caso, l’ente locale potrà accedere alla procedura ordinaria di cui ai commi 375 e seguenti dell’articolo 1 della legge n.197/2022. Quanto qui riportato si riferisce infatti alla procedura semplificata, la procedura ordinaria riguarda l’accesso al fondo da parte delle Amministrazioni statali.
Si precisa che requisiti per l’accesso al Fondo del 1 semestre 2023 sono:
- la pubblicazione dei bandi o dell’avviso per l’indizione della procedura di gara, ovvero invio delle lettere di invito finalizzate all’affidamento per opere pubbliche e interventi, dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, anche tramite accordi quadro ovvero affidate a contraente generale. Non sono considerate valide per la verifica del rispetto dei termini la semplice determina a contrarre ovvero le procedure di avvio dell’affidamento della sola progettazione;
- il fabbisogno finanziario deve derivare esclusivamente dall’aggiornamento dei prezzari di riferimento aggiornati in relazione all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici relativi ai soli appalti di lavori.
Il Fondo Opere Indifferibili, specifiche tecniche
Nello specifico, richiamando il secondo punto di cui sopra, l’accesso al Fondo è consentito esclusivamente per far fronte al maggior fabbisogno derivante dall’applicazione dei prezzari aggiornati relativamente alla voce « lavori » del quadro economico dell’intervento ovvero con riguardo alle altre voci del medesimo quadro economico, qualora le stesse, ai sensi della normativa vigente, siano determinate in misura percentuale all’importo posto a base di gara e il loro valore sia funzionalmente e strettamente collegato all’incremento dei costi dei materiali. L’accesso alle risorse del Fondo è consentito, altresì, con riguardo all’incremento dei prezzi delle forniture di materiali da costruzione che siano funzionalmente necessarie alla realizzazione dell’opera.
Successivamente, con decreto del Ragioniere generale dello Stato, da adottare rispettivamente, entro il 15 febbraio 2023 e il 15 luglio 2023, sarà approvato l’elenco degli interventi per i quali è stata riscontrata, attraverso il sistema Regis, la conferma di accettazione della preassegnazione. Il suddetto decreto costituisce titolo per l’accertamento delle risorse a bilancio.
Per quesiti di natura amministrativa è possibile rivolgersi alla casella postale istituzionale del Fondo: fondo.opereindifferibili@mef.gov.it.
Per problematiche relative a mancata visualizzazione dei CUP e/o per la profilazione delle utenze su ReGiS occorre fare riferimento alle amministrazioni finanziatrici, mettendo per conoscenza la richiamata casella istituzionale del fondo.
Il Fondo Opere Indifferibili, procedura operativa
Dal punto di vista pratico, ipotizzando un corretto funzionamento del portale, lo sviluppo della pratica è, a oggi, il seguente:
- Dalla home page ReGiS cliccare su catalogo “Procedure di accesso al fondo 2023“.
- Clicca sulla tile “Conferma pre-assegnazione-2023”.
- Nella tabella “PNRR Compilazione domanda conferma/azzeramento pre-assegnazione 10% relativa al FOI 2023″, inserire la misura o ricercarla nel matchcode.
- Selezionare la misura e identificare il Soggetto Attuatore.
- Cliccare su “Procedi”.
- Nella sezione “Lista progetti” selezionare quello di interesse e procedere con la conferma o azzeramento dell’importo.
- Cliccare su “Conferma”.
- Quando si è compilato definitivamente il modello cliccare su:
- “Salva in bozze”.
- “Completa domanda”.
- “Conferma”.
- “Ok”.
- Scaricare il PDF e farlo firmare digitalmente dal legale rappresentante.
- Cliccare su “Allega domanda di rimodulazione firmata”.
- Allegato il documento cliccare su “Ok”.
- Cliccare su “Invia domanda”.
- Cliccare su “Ok”.
Il Fondo Opere Indifferibili, problematiche attuali
Il Fondo Opere Indifferibili è accompagnato da alcuni problemi rispetto a quanto enunciato nella Legge di Bilancio, vediamo infatti come il comma 370 riporti “Entro i successivi venti giorni gli enti locali accedono all’apposita piattaforma informatica già in uso presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato al fine di confermare la preassegnazione. La mancata conferma equivale a rinuncia alla preassegnazione e l’ente locale può accedere alla procedura di cui ai commi 375 e seguenti.”
All’interno della procedura ReGiS non vi sono però campi in cui io posso scegliere se aderire al Fondo Opere Indifferibili per il primo piuttosto che il secondo semestre.
Quindi se, sapendo che non avrò i requisiti da qui al 30 giugno, non confermo la preassegnazione potrò solo procedere poi tramite la procedura ordinaria?
Da nessuna parte, a oggi ma speriamo di poter eliminare questo paragrafo quanto prima, è detto in modo esplicito che si possa rinunciare al primo semestre e poi accettare nel secondo.
In via prudenziale si ritiene opportuno consigliare di procedere con il riconoscimento della preassegnazione solo nel caso in cui si sia certi di dare avvio alle opere entro la fine di giugno.
Nell’attesa che giungano indicazioni esaustive in merito a questo problema vi è la certezza che molti Enti abbiano già scritto all’Amministrazione Statale finanziatrice di riferimento (Ministero della cultura, Ministero dell’interno, Ministero dell’istruzione…) per avere un chiarimento.