Introduzione e analisi del processo di monitoraggio e rendicontazione
Per parlare del processo di rendicontazione del trasferimento aggiuntivo che interessa i servizi sociali è opportuno fare un passaggio sul dove si possano rilevare questi trasferimenti, ovvero all’interno del fondo di solidarietà comunale.
Sappiamo che il fine del fondo di solidarietà comunale è quello di garantire una equa distribuzione delle risorse tra i diversi enti, dando così la possibilità ad ognuno di essi di perseguire i propri fini istituzionali; con questo articolo, tratteremo quindi l’erogazione specifica che ha interessato le maggiori risorse vincolate all’implementazione dei servizi sociali.
Perché è importante rendicontare i servizi sociali correttamente?
Per l’evoluzione metodologica che caratterizzerà il fondo di solidarietà comunale è fondamentale entrare fin da subito nel corretto metodo di applicazione, monitoraggio e rendicontazione dei trasferimenti specifici; per questo è cosa buona iniziare immediatamente con le risorse incrementali che interessano i servizi sociali.
Nel fondo di solidarietà comunale distinguiamo:
- Quota ripartita su criterio storico (che sarà pari a 0 nel 2030).
- Quota ripartita su metodo perequato.
Il criterio storico è quello che ha caratterizzato il fondo di solidarietà comunale fin dalla sua nascita, si basava su diversi parametri tra cui quelli che prendevano in considerazione il posizionamento geografico dell’ente, la sua dimensione, gli abitanti, questo metodo è in fase di sostituzione con il metodo perequato.
Il metodo perequato si basa su:
- Fabbisogni standard (SOSE).
- Popolazione.
- Capacità fiscali autonome.
Il metodo perequato quindi, oltre a porre nuovamente al centro dell’attenzione l’oculata e metodica compilazione dei modelli SOSE, modelli che non dovranno più essere affrontati come un adempimento fine a se stesso ma come un importante elemento che contribuisce in modo decisivo alla ripartizione dei trasferimenti attraverso il fondo di solidarietà comunale, diventerà il metodo di calcolo definitivo.
Alla luce di quanto abbiamo detto può nascere la curiosità di visionare il fondo di solidarietà comunale assegnato all’ente, questo è possibile accedendo all’apposito portale attraverso i due seguenti link, il primo fa rinvio al portale della finanza locale, il secondo a open civitas:
https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/floc.php/fondo_solidarieta/index/codice_ente/1010812690/cod/36/md/0/anno_fsc/36
https://www.opencivitas.it/it/fsc-comuni
I nuovi trasferimenti e i servizi sociali
La legge 178/2020, la legge Finanziaria, ai commi 791 e 792, ha stanziato risorse aggiuntive all’interno del fondo di solidarietà comunale per:
- sviluppo servizi sociali;
- potenziamento asili nido.
Il DPCM 1/7/2021 è il primo dei molti che seguiranno legato alla distribuzione di risorse specifiche all’interno del fondo di solidarietà comunale. Nello specifico, essendo il nostro interesse attualmente attratto dai trasferimenti diretti ai servizi sociali vediamo come questi si sviluppino nel seguente modo:
- 2021 215.923.000,00 euro
- 2030 650.923.000,00 euro
Dal 2022…
- Arrivano anche per gli asili nido.
È quindi opportuno richiamare l’attenzione su quanto già detto, ovvero che si dovrà procedere con la massima attenzione alla compilazione dei SOSE e, ora vediamo la discesa in campo di un nuovo giocatore, e puntare a potenziare il sistema del controllo di gestione interno, in modo da monitorare lo sviluppo della propria spesa in funzione degli indici di riferimento.
Modello di assegnazione risorse servizi sociali
Il modello comprende 6 colonne, oltre alle 4 identificative dell’Ente:
- a) Fabbisogno standard monetario per la funzione sociale 2021.
- b) Incremento dotazione F.S.C.
- c) Variazione dovuta all’aggiornamento della metodologia del sociale.
- d) Somma B+C.
- e) Differenza F.S.C. 2021-2020.
- f) Risorse effettive aggiuntive.
Procediamo con l’analizzare individualmente le colonne.
a) Il fabbisogno standard monetario di ogni singolo ente si calcola sommando alle risorse storiche quelle di nuova distribuzione e moltiplicando il risultato per il proprio coefficiente del fabbisogno standard del sociale. Il fabbisogno standard monetario non è un dato fisso negli anni ma mutabile negli esercizi futuri in funzione del possibile mutamento delle variabili utilizzate per la sua determinazione.
b) La colonna b) contiene le risorse aggiuntive assegnate a ogni singolo ente. Nel prospetto del fondo di solidarietà comunale si trova nella cella D6.
c) La colonna c) contiene l’indicazione della variazione che ha interessato l’ente nell’assegnazione delle risorse in funzione dell’adozione della nuova metodologia del sociale.
d) Nella colonna d) troviamo il saldo algebrico tra quanto ricevuto come incremento e quanto variato nell’erogazione per l’aggiornamento della metodologia. Alcuni enti avranno quindi ricevuto delle risorse aggiuntive scontando però delle perdite per il cambio della metodologia.
e) Nella colonna e) troviamo la variazione netta tra il fondo di solidarietà comunale 2021 rispetto al 2020.
f) Nella colonna f) troviamo il minor valore tra quello riportato nella colonna d), somma tra incremento dotazione e variazione per aggiornamento, e nella colonna e), ovvero il differenziale del saldo 2021 2020. Questa colonna esprime se e in che misura risultiamo destinatari di risorse aggiuntive che devono essere rendicontate. Se la colonna f) è uguale a zero non devo destinare risorse a obiettivi aggiuntivi. Se la colonna f) è maggiore di zero dobbiamo rendicontare…forse…
Quale importo rendicontare dei trasferimenti per i servizi sociali
Se la variazione netta (d) è maggiore dell’aumento del F.S.C. (e) allora devo rendicontare (e) i maggiori trasferimenti per i servizi sociali.
Viceversa devo rendicontare la variazione netta (d). Rendiconto, quindi, sempre il valore inferiore, purché diverso da 0, che verrà riportato nella colonna f).
Se la colonna (d), somma tra incremento dotazione F.S.C. 2021 e variazione dovuta all’aggiornamento della metodologia è inferiore a 0 allora non devo effettuare la rendicontazione. In questo caso la colonna f) assumerebbe valore pari a 0.
Se la spesa storica (da questionario SOSE) è inferiore al fabbisogno monetario (a) allora l’ente deve rendicontare le maggiori risorse ricevute (f) per i servizi sociali. Questo solo quando il valore della colonna (f), differenza fondo 2021 2020, è >0. Il dato numerico della colonna (f) costituisce vincolo.
Se la spesa storica (da questionario SOSE) è superiore al fabbisogno monetario (a) allora l’ente non deve rendicontare le maggiori risorse ricevute (f). Questo solo quando il valore della colonna (f), differenza fondo 2021 2020, è >0. Non si rendiconta perché le risorse sono destinate alla copertura di oneri già allocati a bilancio.
Da dove si deriva la spesa storica dei servizi sociali
IFEL renderà disponibile a breve questi dati all’interno dell’area riservata agli enti.
Nel frattempo… www.opencivitas.it
Oppure, utilizzando la tabella resa disponibile, la spesa si deriva dal SOSE 2017, mod. FC40U. I dati così derivati differiscono lievemente da quelli estrapolabili tramite opencivitas.
Se, analizzando il SOSE, l’ente dovesse riscontrare delle anomalie che hanno comportato l’errata compilazione del modello possono richiedere l’apertura dello stesso e intervenire in modifica.
Sanzioni per la mancata spesa
Perché è così importante verificare gli impegni, ora attinenti ai servizi sociali, per arrivare puntuali alla rendicontazione senza avere avanzato nulla di quanto trasferito? Perché la normativa prevede delle “sanzioni” in caso di mancato utilizzo delle risorse concesse, vediamo quali.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi richiesti le risorse non utilizzate saranno recuperate su:
- Fondo di solidarietà comunale.
- Trattenuta sugli incassi IMU se F.S.C. incapiente.
Per chi tra di voi si è cimentato con il fondo funzioni fondamentali questa prassi risulterà conosciuta.
Come facciamo quindi a verificare il raggiungimento degli obiettivi? Soddisfacendo gli obblighi di monitoraggio e certificazione.
È importante ricordare che la rendicontazione deve avvenire entro il 31/05/2022 attraverso la compilazione dell’apposita documentazione che, oltre ad accompagnare il rendiconto dell’ente, sarà oggetto di spedizione tramite il portale SOSE.
di Marco Sigaudo