PNRR, rendicontazione e cassa vincolata. Le FAQ RGS.
Le FAQ RGS
RGS, ovvero la Ragioneria Generale dello Stato, ha creato un’apposita sezione sul sito ARCONET in cui ha iniziato a rispondere ai quesiti che vengono posti con maggiore frequenza.
Procederemo con il riportarne alcuni, certo è che l’attività non si fermerà a questi primi cinque riscontri essendo la normativa PNRR, e anche le relative procedure operative, di non facile interpretazione e attuazione.
Le responsabilità connesse alla gestione dei finanziamenti PNRR sono enormi e dietro grandi opportunità si celano importanti rischi che potrebbero portare alla realizzazione di un’azione sanzionatoria finalizzata a prevedere anche l’annullamento del trasferimento o la richiesta di restituzione di eventuali somme già elargite.
Fondamentale quindi procedere con oculatezza al fine di evitare di recare danni irreparabili ai già fragili equilibri degli Enti Locali.
CUP e CIG nei mandati
Il CUP e il CIG devono essere indicati nei mandati prodotti dall’ente?
La risposta è affermativa, vediamo come viene argomentata.
Leggendo la Circolare RGS n. 30/2022, e analizzando nello specifico il suo allegato, si rileva come il CUP va obbligatoriamente riportato in tutti i documenti giustificativi di spesa e di pagamento al fine di garantire la tracciabilità delle operazioni finanziate, o cofinanziate, con fondi del PNRR.
È pertanto necessario inserire i riferimenti, CUP e CIG, in tutti gli atti amministrativi a partire dagli atti di gara, al contratto, alle fatture di riferimento e agli atti di pagamento (mandato/bonifico ecc).
Con riferimento ai pagamenti, in linea generale si suggerisce di verificare la possibilità operativa/informatica di indicare il CUP (e il CIG laddove previsto) anche in un campo note della disposizione di pagamento specificando la quota parte del pagamento riferita al progetto.
Una situazione particolare potrebbe verificarsi quando ci si trovi ad operare con dei mandati cumulativi.
Nel caso di emissione di mandati cumulativi, e verificata l’impossibilità di indicare il CUP, al fine di assolvere all’obbligo della tracciabilità della spesa a valere delle risorse del PNRR, ad esempio per le spese del personale (e connessi oneri e contributi), si dovrà procedere rispettivamente:
- per il pagamento delle competenze fisse, al netto degli oneri accessori, se il mandato cumulativo prevede delle sotto operazioni di dettaglio deve essere specificato il nominativo e soprattutto l’IBAN di ciascun dipendente pagato con le risorse del PNRR e risulta altresì opportuno, per garantire la tracciabilità, indicare nella causale del bonifico o in apposito campo note il relativo CUP associato al progetto. Nel caso di impossibilità operativa/informatica a soddisfare tale modalità è necessario ricondurre la specifica spesa, in aggiunta all’idonea documentazione (atti, provvedimenti, relazioni etc), con un’apposita attestazione firmata dal dirigente responsabile. Tale modalità di perimetrazione è utilizzabile anche nel caso che sia necessario perimetrare la spesa di un dipendente assunto a valere delle risorse del PNRR che lavora su più di un progetto dell’ente.
- per il pagamento degli oneri e contributi previdenziali a seguito dell’emissione di un mandato cumulativo è necessaria un’apposita attestazione firmata dal dirigente responsabile con allegato un prospetto di raccordo degli F24 che evidenzi, nel dettaglio, la quota di competenza (ritenute/oneri e contributi sociali) relativa al personale dedicato al progetto di riferimento specificato con l’indicazione della Missione, componente, investimento e CUP.
PNRR conti e cassa vincolata
Si è molto discusso, e in realtà se ne discute ancora, se le risorse legate al PNRR debbano essere caratterizzate dalla gestione attraverso un conto dedicato e confluiscano all’interno della cassa vincolata.
Anche a questo proposito si è espressa la Ragioneria Generale dello Stato rispondendo alla FAQ n. 3.
Le risorse relative ai progetti finanziati nell’ambito del PNRR sono gestite secondo quanto previsto dal DM 11.10.2021. Nello specifico, per gli enti locali, l’art. 3 prevede che i trasferimenti di tali risorse debbano confluire sul rispettivo conto di TU. In mancanza del conto di Tesoreria Unica sui rispettivi conti bancari/postali.
Ciò premesso si precisa che i soggetti attuatori sono tenuti al rispetto dell’obbligo di perimetrare le risorse del PNRR con l’accensione di appositi capitoli. A tal fine il “Manuale delle procedure finanziarie degli interventi PNRR” allegato alla circolare del MEF n. 29/2022 e in particolare il paragrafo 10, prevede per gli enti territoriali in contabilità finanziaria l’integrazione della descrizione di tali capitoli con l’indicazione della missione, componente, investimento e CUP.
Nel rispetto di quanto sopra richiamato, poiché le risorse vincolate del PNRR per gli enti locali sono soggette anche al vincolo di cassa, si precisa che il d.lgs. n.118 del 2011 non prevede una specifica modalità di gestione di tale vincolo pertanto gli enti locali, nella loro autonomia, possono autoregolamentarsi.
PNRR perimetrazione risorse
Gli enti territoriali, in contabilità finanziaria garantiscono la prevista perimetrazione con l’accensione di appositi capitoli all’interno del piano esecutivo di gestione o del bilancio finanziario gestionale al fine di garantire l’individuazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento specifico e integrano la descrizione dei capitoli con l’indicazione della missione, componente, investimento e CUP.
L’obbligo di perimetrazione si ritiene assolto anche con l’utilizzo delle articolazioni delle unità elementari del piano esecutivo di gestione e del bilancio finanziario gestionale.