L’Ifel ha reso disponibile sul proprio sito uno schema-tipo di regolamento sul diritto di interpello, aggiornato alla recente revisione della Legge n. 212/2000 (statuto dei diritti del contribuente) ad opera del DLgs n. 156/2015 in attuazione della Legge n. 23/2014 (delega fiscale). L’interpello è un’istanza che il contribuente rivolge al Comune prima di attuare un comportamento fiscalmente rilevante, per ottenere chiarimenti in relazione a un caso concreto e personale in merito all’interpretazione, all’applicazione o alla disapplicazione di norme di legge di varia natura relative a tributi comunali.
Le tipologie di interpello applicabili ai tributi comunali:
- Interpello ordinario – permette di richiedere un parere in ordine all’applicazione delle disposizioni tributarie di incerta interpretazione riguardo un caso concreto e personale.
- Interpello antiabuso – permette di acquisire un parere relativo all’abusività di un’operazione e di una specifica fattispecie.
L’Ifel ha specificato che il termine per l’approvazione del regolamento è fissato al 1° luglio 2016 ma le modifiche apportate possono essere applicate ai tributi locali già a partire dal 1° gennaio 2016. Inoltre, anche in assenza di un regolamento comunale relativo al diritto di interpello, restano valide le disposizioni di legge in merito; ciò implica che il Comune ha comunque l’onere di rispondere alle istanze presentate dai contribuenti.