Un’interpretazione letterale dell’art. 1, comma 21, Legge n. 208/2015, nel ridefinire i criteri che determinano la rendita catastale degli immobili a destinazione speciale, sembra escludere completamente dalla stima diretta i “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”. Dunque, dal 1° gennaio 2016, alla determinazione della rendita catastale degli immobili di categoria D ed E concorrono esclusivamente gli elementi di stretta rilevanza immobiliare (suolo, costruzioni, ed elementi strutturalmente connessi).
Tale possibilità è particolarmente interessante per gli immobili che ospitano impianti fotovoltaici, in precedenza ricompresi nella determinazione della rendita. Si resta, tuttavia, in attesa di chiarimenti dagli organi preposti.
Per la rideterminazione della rendita catastale degli immobili già censiti, i soggetti interessati possono procedere alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale, secondo la procedura DOCFA.
Limitatamente al 2016 la rideterminazione delle rendite catastali operata in virtù degli atti di aggiornamento presentati entro il 15 giugno 2016 ha effetto a decorrere dal 1° gennaio 2016 ai fini del pagamento IMU/TASI.