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16 Aprile 2015

Niente esenzione IMU/TASI sugli impianti di risalita: serve una norma ad hoc

In assenza di una norma specifica, il Ministero dell’Economia ha negato la possibilità di un’esenzione ICI/IMU/TASI per gli impianti di risalita sportivi mediante una loro classificazione catastale in categoria E/1: infatti, non trattandosi di mezzi di trasporto pubblici usufruibili dalla collettività, bensì di impianti a fini commerciali, la categoria catastale di appartenenza non può che essere la D/8.

Il Ministero ha richiamato l’attenzione sul comma 40 dell’art. 2 del DL n. 262/2006 (conv. L. n. 286/2006) in cui viene stabilito espressamente che nelle unità immobiliari classificate nelle categorie catastali E/1, E/2, E/3, E/4, E/5, E/6 ed E/9 “non possono essere compresi immobili o porzioni di immobili destinati ad uso commerciale, industriale, ad ufficio privato ovvero ad usi diversi, qualora gli stessi presentino autonomia funzionale e reddituale” (Agenzia del Territorio, circolare n. 4/T/2007).

A seguito dell’ordinanza n. 4541/2015 della Cassazione, un gruppo di parlamentari ha presentato una richiesta, durante il question time del 1° aprile in Commissione Finanze alla Camera, circa l’emanazione di provvedimenti specifici che consentissero di includere gli impianti di risalita nella categoria catastale E/1 (esente da IMU/TASI); il Ministero, tuttavia, ha rifiutato e ha specificato che solo una disposizione di legge ad hoc permetterebbe di intervenire sulla questione.

Fonte:Eutekne

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