I decreti stanno per essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale ma la Direzione centrale del Dipartimento per la Finanza locale del Viminale anticipa il testo e gli importi spettanti agli enti locali. Si parla di circa 190 milioni di euro a sostegno dei Comuni che hanno registrato minori entrate causa Covid-19 per l’occupazione del suolo pubblico e per via dell’abolizione della prima rata sull’Imu 2020 riguardante stabilimenti balneari, terme e agriturismi.
Per il suolo pubblico è stata prevista dal provvedimento una dotazione complessiva di 127,5 milioni di euro per il ristoro delle minori entrate derivanti dall’esonero dalla Tosap e dal Cosap (per il periodo previsto tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2020). Verrà redistribuito immediatamente il 90% del fondo in base ai criteri e alle modalità indicate nella nota metodologica (Allegato B).
Per ciò che invece riguarda l’Imu il Ministero dell’interno è pronto il decreto che ha stanziato un fondo di 74,90 milioni per il ristoro delle minori entrate connesse all’abolizione della prima rata dell’imposta municipale propria del 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. In particolare si tratta degli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali; stabilimenti termali, immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Fonte: Daniela Casciola, Ripartite le risorse per le minori entrate dei Comuni su suolo pubblico e Imu «turistica», Il Sole 24 Ore, NT+Enti Locali & Edilizia, 30 luglio 2020.